
31 Luglio 2024
Il tesoro nascosto
Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 13,44-46)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.
Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra».
Il commento
“Il regno dei cieli è simile a…” (13,44). Con le parabole del regno Gesù rassicura i discepoli e insegna loro in che modo Dio compie la sua opera nel mondo. Quando si parla del regno istintivamente i discepoli sono portati a pensare a qualcosa di glorioso. Gesù invece lo presenta con immagini fin troppo semplici tratte dalla vita quotidiana, una piccola realtà che crescerà e porterà frutto, nonostante le molteplici difficoltà che deve affrontare (13, 3-35). A conti fatti, niente di eclatante, niente che possa realmente affascinare. È facile per noi rileggere queste parabole pensando alle mille opere che la Chiesa ha realizzato in duemila anni. Proviamo a immaginare la condizione in cui si trovavano i discepoli al tempo di Gesù: probabilmente desideravano ricevere parole più consolanti e promesse capaci di suscitare maggiore entusiasmo. Il Nazareno invece insegna che il regno di Dio non passa per le cose appariscenti, quelle che suscitano ammirazione e applausi: “Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo” (13,44), cioè in un luogo dove non pensiamo di poterlo trovare: Un tesoro nascosto può essere trovato solo da chi lo cerca ed è capace di riconoscere la preziosità di un oggetto che agli occhi del mondo non ha alcun valore. Contro ogni nostra attesa, le opere di Dio non sono affatto evidenti e neppure eloquenti. Imparare a riconoscerle solo chi sa guardare le piccole cose.
Dio stesso, facendosi uomo, si è nascosto nella terra della nostra umanità. E vive trent’anni a Nazaret: una vita fin troppo ordinaria che nasconde la potenza di Dio. Se Dio si nasconde, non dobbiamo cercare a tutti i costi la visibilità. Al contrario, la fede s’incarna nella vita quotidiana, è intessuta di quei piccoli gesti di carità che nessuno nota, a volte neppure chi li riceve. Non importa. A noi basta sapere che questa vita partecipa e arricchisce la storia che Dio realizza lungo i secoli. Oggi chiediamo occhi nuovi per riconoscere la bellezza di Dio nelle piccole e insignificanti realtà del quotidiano.
Briciole di Vangelo
di don Silvio Longobardi
s.longobardi@puntofamiglia.net
“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.
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