PERDONO DI ASSISI
Perdono di Assisi: per chi sente il bisogno di ricominciare da zero

San Francesco sapeva bene che la vita non è altro che un pellegrinaggio e culmina con l’incontro col Signore. Sapeva anche, però, che il peccato ci è d’intralcio e che la porta per il cielo è stretta. Nessuno può salvarsi, se Dio non si fa raggiungere dalla misericordia. Anche i più lontani, incontrandolo, possono cambiare, possono ricominciare da zero.
Voglio ricominciare davvero, attraversando la porta del Cielo.
Padre Trasforma ogni peccato in sorriso e facci arrivare tutti in Paradiso!
Vogliamo essere ordinaria straordinarietà.
Luci nell’oscurità,
E testimoni della tua misericordia,
Nella quotidianità.
Ed anche chi sembra più lontano ti si avvicinerà.
Voglio ricominciare da zero, attraversando la porta del Cielo
E urlare al mondo spaventato e deluso:
puoi sperare ancora, esiste il Paradiso!
Sono alcuni versi della canzone “Alle porte del Cielo”, scritta dal gruppo musicale “Reale” in occasione di una marcia francescana del 2 agosto. Una preghiera in musica, un messaggio di speranza, proprio come quello di Francesco d’Assisi, che istituì la Festa del Perdono.
Che si muoia una volta è inevitabile per tutti, ma c’è un rischio molto peggiore: morire la seconda volta. San Francesco metteva in guardia, quando predicava il Vangelo, dalla cosiddetta “morte seconda”, ovvero la dannazione dell’anima.
Ci si danna quando si rifiuta consapevolmente e per sempre – ovvero in modo irreversibile – l’amore di Dio. Questo è l’inferno: più che un luogo, una condizione. L’inferno è la separazione definitiva e irrevocabile da Dio, sorgente della vita e di ogni bene.
San Francesco sapeva bene che questa vita non è altro che un pellegrinaggio e culmina con l’incontro col Signore. Sapeva anche, però, che il peccato ci è d’intralcio e che la porta per il cielo è stretta. Nessuno può salvarsi, se Dio non si fa raggiungere dalla misericordia.
San Francesco desiderava intercedere per tutti i suoi fratelli, per aiutarli nel cammino verso la santità e, poiché tanto unito a Cristo, durante la sua esistenza terrena fece una richiesta a Dio: “allargare” un po’ le porte del Cielo. Da qui nasce la festa del perdono di Assisi…
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“Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso”, diceva il 2 agosto 1216 il piccolo fraticello di Assisi, a quanti erano convenuti alla Porziuncola proprio per ricevere il perdono dai loro peccati.
A distanza di otto secoli da quel giorno, la pratica dell’indulgenza che dalla Basilica di Santa Maria degli Angeli si estende a tutte le chiese parrocchiali e francescane, continua a ripetersi, richiamando pellegrini da tutto il mondo.
Qualche tempo fa, avevamo intervistato Alessandro, il cantante della band “Reale” convertitosi dopo una vita di eccessi ed errori (come abusare di sostanze, fino a diventarne schiavo). Grazie a Suor Elvira della comunità Cenacolo, quest’uomo – un tempo giovane smarrito -ha ritrovato la strada del Paradiso.
Alessandro, che da sempre ama la musica, da anni con la sua band suona per Gesù e a tutti vuol dire che si può ricominciare da zero.
Quindi, con le note della sua canzone, auguriamo buon cammino a tutti!
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