«Sanità e santità»: un binomio da approfondire e da curare

«Sanità e santità»: con questa splendida sintesi, Mons. Giuseppe Giudice, vescovo della diocesi di Nocera-Sarno, ha concluso il Convegno diocesano che si è svolto l’11 ottobre 2024 presso il Polo Sanitario La Filanda di Sarno alla presenza del cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi.  

La data non è stata casuale. Proprio l’11 ottobre del 1962 san Giovanni XXIII apriva il grande Concilio Vaticano II. Data che, nel 2014, papa Francesco ha scelto per la memoria liturgica del Papa buono, il Papa del “Discorso alla luna”, il Papa della carezza ai bambini. Oggi di quella carezza, gioiosa, attenta e curativa hanno bisogno gli uomini del nostro tempo.  

Il cardinale Marcello Semeraro, relatore d’eccezione al convegno, ha offerto alcune provocazioni molto interessanti alla luce della lettera apostolica “Salvifici doloris” di Giovanni Paolo II nel 40° anniversario della sua pubblicazione (11 febbraio 1984) e della vita dei servi di Dio Alfonso Russo e don Enrico Smaldone, testimoni esemplari per come si sono presi cura, rispettivamente, della sofferenza degli ammalati e dei bambini orfani di guerra.

Semeraro, dal cilindro della sua esperienza personale e ministeriale, ha condiviso alcuni eventi davvero significativi: la sofferenza e la morte della mamma quando lui aveva solo dieci anni; una lettera ricevuta presso il dicastero scritta da una mamma di un bambino morto a soli sette anni. “La sofferenza ha uno scopo?”, è la domanda che tutti ci poniamo. «Il cristiano non è colui che sa accettare il dolore ma colui che sa trasformare la sofferenza in dono» ha detto il cardinale raccogliendo il messaggio di san Giovanni Paolo II e dei due servi di Dio. 

«Siamo chiamati nelle nostre realtà ecclesiali a vivere la pastorale della “cura”. Dove per cura si intende compatire. Così come ci ricorda la Spe salvi di papa Benedetto XVI: “soffrire per l’altro è soffrire per gli altri” (n.39)» ha detto ancora Semeraro.

È questo anche il segreto della santità. «Ogni santo si fa con il pennello della croce» ha ricordato il vescovo Giuseppe. Contro una visione semplicistica o eccessivamente devozionale dei santi, il prelato ci ricorda la via stretta del Vangelo, l’unica che conduce alla gioia senza fine perché come ricorda Paolo ai Corinzi, siamo «afflitti, ma sempre lieti; poveri, ma facciamo ricchi molti; gente che non ha nulla e invece possediamo tutto». Nell’Eucaristia possediamo il Tutto, Cristo Gesù.  




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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).


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