BRICIOLE DI VANGELO

29 Ottobre 2024

La forza della piccolezza

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 13,18-21)
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».

Il commento

A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare?” (13,18). Come tutti gli evangelisti, Luca parla molto spesso del Regno di Dio. Appare fin dall’inizio nelle parole che l’angelo consegna alla Vergine: “regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine” (Lc 1,33). Colui che viene per regnare invita i discepoli ad annunciare a tutti che “il Regno di Dio è vicino” (Lc 10,9). A prima vista il Regno è la manifestazione piena della forza di Dio. E invece l’evangelista in questa pagina usa due immagini (quelle che troviamo anche in Matteo e Marco) che parlano della piccolezza: granello di senape e lievito. Il granello di senape è davvero piccolo, si vede appena. Eppure Gesù assicura che, una volta seminato, diviene un albero rigoglioso e ospitale per gli uccelli del cielo (13,19). I botanici sanno che dal granello di senape non nasce un albero, al massimo una pianta che non può affatto ospitare il nido dei volatili. Si tratta dunque di un paragone che appare poco realistico. Possiamo fare la stessa osservazione per la seconda parabola, Gesù parla del lievito “che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata” (13,21). L’immagine della piccolezza qui s’intreccia con quella del nascondimento. Ma quel che sorprende è l’enorme massa di farina: tre misure corrispondono grosso modo a 40 kg. È impossibile che un pugno di lievito possa fermentare una massa così grande. Si tratta di scarsa conoscenza oppure, attraverso queste immagini, l’evangelista vuole sottolineare la forza rivoluzionaria del Vangelo? Luca è un evangelista scrupoloso, la seconda opzione è più probabile.

Gesù annuncia ai discepoli che nel presente non devono attendere manifestazioni gloriose ma… quello che oggi ai loro occhi appare piccolo e tutto sommato incapace di compiere cose grandi, in realtà ha la forza di portare frutti inimmaginabili, molto più di quello che umanamente appare possibile. È questa la speranza che nasce dalla fede.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.


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