Carlo Casini e i Focolarini: se i doni dello Spirito non sono solo “per quelli di casa”

“Chiara Lubich amava spesso ricordare quanto un giorno si dissero con santa Teresa di Calcutta, anch’ella grande amica di Carlo Casini: ‘Quello che fai tu io non lo posso fare, quello che faccio io tu non lo puoi fare. Ma quello che singolarmente facciamo per Dio possiamo farlo ‘insieme’”. Anna e Alberto Friso ci raccontano il libro “Percorsi in sintonia – Carlo Casini e il Movimento dei Focolari”. La storia di un’amicizia speciale attraverso il racconto dei testimoni, un segno concreto di cosa significhi veramente la sinodalità. 

Dall’8 novembre in libreria si potrà acquistare un testo imperdibile scritto dai coniugi Friso. È la storia di un’amicizia meravigliosa tra Carlo Casini, fondatore del Movimento per la Vita, un uomo che certamente può essere annoverato tra i segni di speranza del nostro tempo e il Movimento dei Focolari, in particolare della fondatrice Chiara Lubich. Ho intervistato i coniugi Anna e Alberto Friso, già responsabili di “Azione per Famiglie Nuove” e coordinatori della rete degli Amici di Carlo Casini, in occasione dell’uscita del loro libro “Percorsi in sintonia. Carlo Casini e il Movimento dei Focolari”, Cantagalli Editore. 

Qual è il messaggio principale del libro?

È un libro che parla di due carismi in sintonia, due persone che scoprendosi investite di un particolare dono dello Spirito decidono di percorrere alcuni tratti di strada insieme, proprio perché la luce ricevuta non sia soltanto per quelli “di casa”, ma perla preziosa da mettere a disposizione di tutti. Il carisma dell’uno arricchisce e completa quello dell’altro. Il libro descrive un’esperienza concreta di quel bisogno di sinodalità che tanto si avverte ai nostri giorni e che la Chiesa profeticamente propone a tutti noi come stile permanente di vita. Carlo Casini e Chiara Lubich, due figure di spicco che hanno attraversato insieme il Novecento e parte del terzo Millennio, la sinodalità l’hanno vissuta per così dire ante litteram sperimentandone i frutti in campo ecclesiale, culturale e sociale. Camminare insieme nel reciproco dono è l’implicito messaggio anche del nostro libro, augurandoci che la sinodalità diventi il vissuto di più persone possibili. Poiché se la vivessimo tutti, non solo la pace mondiale sarebbe assicurata ma si realizzerebbe l’accorata invocazione di Gesù: “Padre che tutti siano una cosa sola”. Chiara Lubich fondatrice del Movimento dei Focolari (MdF) amava spesso ricordare quanto un giorno si dissero a questo proposito con santa Teresa di Calcutta, anch’essa grande amica di Carlo Casini: “Quello che fai tu io non lo posso fare, quello che faccio io tu non lo puoi fare. Ma quello che singolarmente facciamo per Dio possiamo farlo ‘insieme’”.

Che significato ha avuto per voi curare questo libro raccogliendo diciannove testimonianze?

È stato come il raccogliere la vox populi che proveniva da angoli visivi differenti proclamando la stessa verità. Ci ha infatti sorpreso la celerità e la passione con cui i diversi autori hanno voluto partecipare, a partire da Maria Voce, la prima presidente del MdF dopo la fondatrice. Come tale, ella aveva un’agenda fitta di impegni, viaggi, cose da fare, questioni da seguire.  Nonostante ciò, ella ha voluto pazientemente consultare l’archivio del MdF per riportare alla luce e ridonare alla famiglia di Carlo quel prezioso epistolario che intercorse fra Casini e Lubich, e che attesta non solo la collaborazione fra le due realtà associative che rappresentavano ma anche il grande affetto che si sono reciprocamene donati come persone e, nel caso di Carlo, dell’intera sua famiglia. Le altre diciotto testimonianze hanno origine per lo più da una collaborazione o da una conoscenza diretta della persona di Carlo, o del suo pensiero, diventato per i protagonisti fonte ispirativa di maggiore impegno ecclesiale o civile, nella scelta del percorso di studi in vista della successiva professione. Messe una accanto all’altra esse ci sono apparse voci di un unico coro.

Avete “incontrato” qualche aspetto di Carlo Casini che non conoscevate?

Quando nei lontani anni Settanta lo conoscemmo, ci aveva colpito il suo fascino: mente brillante, pensiero lucido, grande comunicatore, una carriera rapida e lusinghiera, una moglie anch’essa dotata di una fine spiritualità che gli aveva regalato quattro splendidi figli. Una vita la sua baciata dalla sorte. Negli anni, praticandolo da vicino, altre preziose caratteristiche e virtù sono emerse dal suo essere, come abbiamo cercato di descrivere nella nostra introduzione al libro. Ma è stato solo l’anno scorso, quando cioè è uscito il libro-intervista alla figlia Marina (Edizioni San Paolo, 2013), che ci attendevano tre belle sorprendenti novità. La prima riguarda la moglie Maria, che da ragazza aveva vinto un concorso di bellezza, testimoniando così al mondo che vita di fede e la partecipazione a eventi che prestano attenzione all’immagine possono andare perfettamente d’accordo. La seconda è stata sulla loro scelta di accogliere e crescere come figli altri due nipoti. Avendo noi quattro figli e conoscendo le gioie ma anche le fatiche di una famiglia numerosa, ci è sembrato un gesto davvero eroico, da essi gestito con rara generosità e grande frutto. L’ultima, ma non per importanza, è che di Carlo mai avremmo immaginato un’infanzia e un’adolescenza segnate da povertà e precarietà di salute. Altro che baciato dalla fortuna! Carlo, l’abbiamo capito ben presto, era un predestinato, con una missione da compiere a beneficio dell’umanità. La Grazia ancora una volta aveva raccolto la pietra scartata dai costruttori per ricavarne una testata d’angolo.  

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In che senso Carlo Casini ha coinvolto i Focolari nell’impegno pubblico sul tema della vita?

Con la forza persuasiva sua propria e del valore che proclamava Carlo è riuscito ad avere dai Focolari la più ampia attenzione possibile. Negli anni ’70 ad un certo punto tutto il Movimento di Chiara ha messo da parte le sue iniziative per sostenere quel primo gruppo di Firenze che aveva messo a punto, soprattutto per opera di Carlo, una legge di iniziativa popolare per la difesa della vita. Una campagna che grazie al contributo capillare di tanti era stata senza precedenti, ripetutasi poi a breve distanza, con la stessa portata, in occasione del referendum abrogativo della legge 194. Una collaborazione che per il MdF non è stata però una mera questione di efficienza e di numeri: il pensiero divulgato da Carlo sull’incommensurabile valore della vita umana avvalorato dal suo conseguente impegno politico e sociale in tal senso, è stato per l’intero MdF sprone e forza discernitiva. Carlo ci ha aperti ad una nuova consapevolezza della sacralità di tale dono divino, rafforzando in tutti noi la volontà a volerlo proteggere e sostenere. Da allora i percorsi dei due Movimenti, pur dedicandosi ciascuno alle proprie finalità, sono andati avanti ‘in sintonia’.    

Quale è l’aspetto di Carlo Casini che avvertite come più vicino alla spiritualità di Chiara?

La fede in Dio-Amore. La fedeltà al Vangelo, da cui trarre ispirazione vivendolo nel quotidiano.  L’Eucaristia come centro della propria giornata. L’amore incondizionato alla Chiesa. L’attenzione al prossimo, dietro il quale Gesù ama nascondersi: “L’avete fatto a me”. La preghiera, per garantirci un ininterrotto tu a tu con l’Onnipotente. La devozione alla Mamma celeste, intermediaria di ogni grazia. La speranza nonostante tutto. Sono questi i capisaldi di un ‘credo’ comune, che ci hanno sempre consentito di camminare insieme a passo spedito e di intenderci al volo, senza tanti giri di parole.

Chi è stato ed è per voi Carlo Casini?

Un amico, un fratello, un padre, un apripista, un laico-Chiesa, un compagno di viaggio, un santo dei nostri giorni.

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Siete i coordinatori della rete “Amici di Carlo Casini”, che tipo di esperienza e di cammino state facendo con le tante persone che aderiscono?

Anche qui le sorprese non mancano. È impressionante ricevere così tante testimonianze sulla figura di Carlo e tutte così trasparenti, così vere, così complementari l’una all’altra. Sono dichiarazioni spontanee di chi l’ha conosciuto personalmente o l’ha incontrato nei suoi scritti, nelle opere da lui fondate, nel suo pensiero diventato ormai patrimonio pubblico. Persone che non sanno trattenere solo per sé la piena del cuore, e che, nella condivisione, danno vita all’eloquente mosaico di una figura che ha lasciato un segno indelebile nelle vite di ciascuno. Con il consenso degli autori, alcune di queste testimonianze le facciamo circolare e gli effetti si moltiplicano suscitandone altre, che riceviamo ognuna redatta con parole diverse ma tutte con lo stesso slancio. “Carlo come apostolo della vita era determinato, audace, metteva in gioco tutto sé stesso – esse dicono unanimemente – ma pur avendo talenti da vendere si faceva umile, per mettere sempre al centro l’altro”. Un profilo che altre testimonianze così confermano: “Nessuno si sentiva davanti ad un onorevole, ad un leader, ad un uomo di cultura, né tantomeno ad un avversario, ma ad un amico vero, un vero cristiano che riconosce in Dio la provenienza di ogni dono”.       

Il prossimo anno, in concomitanza con il Giubileo “Pellegrini della Speranza”, si prevede che venga dato inizio alla Causa di beatificazione di Carlo Casini. Come vi state preparando a questo momento e quali sentimenti abitano nel vostro cuore?

Il 9 luglio scorso si è ufficialmente costituita a Roma l’Associazione Amici di Carlo Casini, lo strumento giuridico a presidenza di Angelo Passaleva, che seguirà l’iter evolutivo della causa di canonizzazione e ne assorbirà, con l’aiuto della Provvidenza, i costi economici. Insieme alla famiglia di Carlo, noi tutti soci fondatori abbiamo in cuore un solo desiderio: che il processo porti il suo frutto il più velocemente possibile. È nostra convinzione, infatti, che nel mondo sia più che mai urgente veder proclamata imitabile (e quindi santa) una figura che ha impegnato tutta la sua vita a conciliare Giustizia e Misericordia, Chiesa e Politica, Impegno sociale e Tenerezza familiare. Mantenendo intatta fino alla fine la coerenza al Vangelo. Sigillano tale dirittura di vita i suoi ultimi anni in preda ad una devastante malattia nella quale Carlo ha raggiunto vette estreme di eroismo, vincendo la sua buona battaglia a edificazione di tutti noi.

Lo scorso anno, il 2 marzo, si è svolta a Firenze la giornata di spiritualità “In cammino con Carlo Casini”. È prevista anche nel 2025 una giornata di spiritualità in nome di Carlo Casini?

Il 23 marzo 2025 si compiranno cinque anni dalla sua dipartita. Un ‘compleanno’ che consentirà, come hai detto, l’apertura della causa di beatificazione e che, a nostro avviso, merita una celebrazione ancora più solenne di quella già molto partecipata dello scorso anno, la quale, per agevolare anche un momento di preghiera nel cimitero di Firenze-Soffiano dove Carlo riposa, si tenne a Scandicci (Firenze). Nel 2025 la Giornata di spiritualità “In cammino con Carlo” si terrà all’Università Cattolica di Roma – un luogo culturale in cui il pensiero di Carlo ha sempre trovato forte risonanza – nella data di sabato 22 marzo. Fin da ora siamo tutti invitati a partecipare.    

Chi fosse interessato a seguire le varie iniziative che riguardano Carlo Casini o volesse ricordarlo dando la propria testimonianza a chi può rivolgersi?

Semplicissimo, basta ‘iscriversi’ (gratuitamente) alla rete online “Amici di Carlo Casini”, mandando una e-mail ad amicidicarlocasini@gmail.com con la richiesta di voler ricevere (ed eventualmente offrire) testimonianze e/o notizie di iniziative sulla sua figura attraverso sia e-mail sia WhatsApp. A tale scopo occorre indicare anche il numero del proprio dispositivo cellulare.

Chi poi volesse sostenere l’attività e l’impegno dell’Associazione “Amici di Carlo Casini” potrà effettuare un versamento di qualsiasi importo attraverso Banca Intesa Sanpaolo – IBAN IT51Z0306909606100000405325, conservandone ricevuta per l’agevolazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. In tale occasione e per la medesima finalità si potrà donare gratuitamente anche il proprio 5×1000 (Codice Fiscale 96604040582).  A tutti diciamo un sentito grazie di cuore!

Per acquistare il libro: https://www.edizionicantagalli.com/shop/percorsi-in-sintonia/




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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).


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