Santi giovani
Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati: ecco le date della loro canonizzazione

Papa Francesco ha annunciato le date in cui verranno canonizzati Carlo Acutis e Piergiorgio Frassati. Il pontefice ha poi spiegato che si terrà una giornata dedicata ai diritti dei bambini. Durante la catechesi dell’udienza ha parlato dei carismi, spiegando che i laici non sono “truppe ausiliari” del clero, bensì hanno doni propri.
Alla fine dell’udienza generale, tenutasi come ogni mercoledì in piazza san Pietro, nella mattina del 20 novembre, papa Francesco ha annunciato che il prossimo anno, durante il Giubileo, verranno dichiarati santi due giovani laici: Carlo Acutis (nella Giornata degli adolescenti, che si protrarrà dal 25 al 27 aprile) e Piergiorgio Frassati (nella Giornata dei giovani, che avrà luogo dal 28 luglio al 3 agosto).
Nel mese di maggio scorso, precisamente il 23 maggio, il papa aveva firmato il decreto per la canonizzazione di Carlo Acutis, giovane dal cuore puro, appassionato del Vangelo e pieno di zelo per l’Eucaristia, abilissimo con l’informatica e chiamato da molti, proprio per il suo genio con Internet, “Influencer di Dio”.
Il giovane Piergiorgio Frassati, invece, era stato beatificato da papa Giovanni Paolo II. Era uno studente di Torino, vicino ai domenicani (precisamente era terziario) e membro di vincenziani, Fuci e Azione Cattolica. Veniva da una famiglia benestante, come Acutis, ma era umile, semplice, distaccato dai beni e ha saputo impegnarsi moltissimo nel sociale. Come sottolineò Woytjla, riuscì a vivere “le otto Beatitudini”.
Papa Francesco, ha fatto anche sapere che il 3 febbraio si terrà in Vaticano un “Incontro mondiale dei diritti dei bambini”, dal titolo “Amiamoli e proteggiamoli”, dove interverranno esperti e personalità di diversi Paesi. Il papa pensa, infatti, con dolore, ai “milioni di bambini sfruttati, abusati o che subiscono le conseguenze drammatiche della guerra” e crede che quella giornata possa rivelarsi “un’occasione per individuare nuove vie volte a soccorrere, proteggere”
Questo evento in Vaticano per i diritti dell’infanzia sta vedendo la partecipazione diretta di un gruppo di bambini, è il papa stesso a farlo presente e a ringraziarli pubblicamente, indicando il gruppetto di ragazzini e ragazzine con i cappellini gialli e il cartellone “Ruoti per la Pace”. I ragazzini erano accompagnati da padre Enzo Fortunato e Aldo Cagnoli, impegnati già a maggio nella GMB, ovvero la prima Giornata mondiale dei bambini.
Ad Assisi sono suonate le campane, in segno di festa e di gratitudine per l’annuncio del papa su Acutis, dove il giovane, di origine milanese, riposa perché ha scelto di percorrere le orme di san Francesco, al quale era particolarmente legato e devoto.
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“Immensa gioia e profonda gratitudine” giungono alle orecchie del papa dalla Presidenza nazionale dell’Azione cattolica italiana per la canonizzazione di Frassati. “Il beato Pier Giorgio Frassati è esempio di persona che, costruendo la sua vita sulla libertà, ha saputo dimostrare che in poco tempo si possono raggiungere mete alte”.
La catechesi dell’udienza
Prima di donare ai fedeli queste preziose e attese notizie, il papa ha offerto, come di consueto, una catechesi, la quattordicesima sul tema della Chiesa sposa dello Spirito Santo. Stavolta, il tema è stato quello dei carismi e il pontefice ha spiegato che non ci sono cristiani di “serie B”: ognuno ha un carisma utile a tutti.
Il papa ha voluto parlare delle diverse “grazie speciali” che lo Spirito Santo dispensa per le necessità della Chiesa, ossia sui “doni personali che lo stesso Spirito dà a ognuno di noi”.
Il santo Padre si è espresso in questi termini: “Molti cristiani, sentendo parlare dei carismi, sperimentano tristezza e delusione, in quanto sono convinti di non possederne nessuno e si sentono esclusi o cristiani di serie B. No, non ci sono i cristiani di serie B, no, ognuno ha il proprio carisma personale e anche comunitario. A costoro rispondeva già, a suo tempo, sant’Agostino con un paragone assai eloquente: “Se ami – diceva al suo popolo –, se ami, quello che possiedi non è poco. Se, infatti, tu ami l’unità, tutto ciò che in essa è posseduto da qualcuno, lo possiedi anche tu”.
In particolare, citando più volte la Lumen Gentium e attingendo alla Sacra Scrittura (San Paolo) Francesco ha invitato a riscoprire i carismi, poiché “questo fa sì che la promozione del laicato, e in particolare della donna, venga inteso non solo come un fatto istituzionale e sociologico, ma nella sua dimensione biblica e spirituale”.
Per il Santo Padre è importante chiarire che “i laici non sono una specie di collaboratori esterni o delle truppe ausiliari del clero, no, hanno dei carismi e dei doni propri con cui contribuire alla missione della Chiesa”.
I carismi, infine, non sono “doti e capacità spettacolari e straordinarie”, ma “doni ordinari”, che hanno un valore straordinario nella misura in cui sono “ispirati dallo Spirito Santo” e “incarnati nelle situazioni della vita con amore”.
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