Cenacoli per le famiglie

PRIMO INCONTRO - DICEMBRE 2024

La casa di Betlemme

Riscopriamo la gioia dell’ascolto in famiglia

Dall’Ufficio Famiglia della Diocesi di san Marco – Argentano – Scalea arriva una proposta interessante. Una scheda mensile scaricabile per dare alle famiglie la possibilità di fermarsi, ascoltare la Parola di Dio e trarre indicazioni utili per la propria vita familiare.

Mentre erano in cammino, entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo accolse nella sua casa. Essa aveva una sorella, di nome Maria, la quale, sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola; Marta invece era tutta presa dai molti servizi. Pertanto, fattasi avanti, disse: «Signore, non ti curi che mia sorella mi ha lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma Gesù le rispose: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti agiti per molte cose, ma una sola è la cosa di cui c’è bisogno. Maria si è scelta la parte migliore, che non le sarà tolta». Luca 10, 38-42

Alla luce di questo brano possiamo notare che quello che avvenne a Betania nella casa di Marta e Maria spesso avviene anche nelle nostre dimore. Quotidianamente ci agitiamo per molte cose e ci affanniamo per quello che la routine quotidiana ci propina riducendo sempre più in ognuno i momenti di ascolto, sicché l’attivismo predomina inesorabilmente sull’ascolto e sulla contemplazione, riducendone lo spazio e l’interesse.

Purtroppo oggi in molte famiglie, i vari membri vivono in modo disconnesso tra di loro, perché occupati in altra connessione, quella della rete internet. Pur abitando sotto lo stesso tetto, ognuno vive secondo la propria dimensione, costruendo relazioni sempre più virtuali. È necessario che si faccia un passo indietro e si ritorni a riscoprire la bellezza dello stare insieme e del racconto, accettando la diversità dell’altro con la consapevolezza che ognuno è una ricchezza per l’altro.

Le famiglie di un tempo, dopo una dura giornata lavorativa, terminata la cena si riunivano attorno al braciere per condividere le fatiche quotidiane, e si concludeva con la preghiera del Santo Rosario. I genitori, sostenuti dalla preghiera, attraverso il confronto reciproco orientavano la vita familiare secondo le vie del bene, esortando i figli a crescere non solo in età ma anche in grazia di Dio.

È necessario che la famiglia ritorni ad essere protagonista della società, prima agenzia educativa, secondo il disegno di Dio, che l’ha pensata e l’ha voluta come comunione indissolubile di persone, dove si vive la nuzialità, la paternità/maternità, la filiazione, la fraternità, mediante cui si viene introdotti nella grande famiglia umana e nella famiglia di Dio che è la Chiesa. Per questo occorre riscoprirne l’identità che consiste nell’educazione all’amore del prossimo e di Dio. Come la fede nasce dall’ascolto, così anche l’amore e la comunione in famiglia crescono con l’ascolto del Vangelo.

È necessario prendersi del tempo da trascorrere insieme, soprattutto come coppia, un tempo non troppo lungo ma sufficiente per meditare e condividere i pensieri del proprio cuore suscitati dalle parole lette e meditate, attraverso il dialogo, il confronto e la condivisione, uno spazio quindi di ascolto e di verità, di intimità spirituale e di fiducia, per crescere nella fede e nella comunione.

Con le seguenti schede, chiediamo alle famiglie di riservarsi un tempo di ascolto e meditazione, secondo tempi e modalità che ogni famiglia può stabilire, perché diventi esperienza di ascolto e dialogo reciproco sulla Parola di Gesù e sulle parole della Chiesa.

È importante predisporre il luogo per la preghiera, quello interiore del proprio cuore e quello esteriore davanti ad un’immagine sacra o un’icona della Santa Famiglia, mettendosi comodi e restando per qualche secondo in silenzio invocando lo Spirito Santo, in modo da entrare nel mistero di Dio, lontano dal chiasso e dagli inutili problemi quotidiani.

Dopo aver letto il testo, anche più volte, utilizzo la mia immaginazione per entrare nella scena biblica, sforzandomi di cogliere ogni particolare e di viverlo come se fossi realmente presente.




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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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Loris Sbarra

Don Loris Sbarra è responsabile dell’Ufficio Famiglia e Vita della Diocesi San Marco Argentano-Scalea (Cs) Dottorando in Teologia della Famiglia presso il Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia. Parroco della Parrocchia San Marco Evangelista in Cetraro M.na (CS). Mediatore Familiare.


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