STORIE DI VANGELO
Papa Francesco: nella genealogia di Gesù, per la prima volta, nomi di donne
Papa Francesco ha parlato della genealogia di Gesù riportata nel Vangelo di Matteo, con cui si vuole sottolineare, a suo avviso “la verità della vita umana che passa da una generazione all’altra consegnando tre cose: un nome che racchiude un’identità e una missione uniche; l’appartenenza a una famiglia e a un popolo; e infine l’adesione di fede al Dio d’Israele”.
Nella mattinata di mercoledì 18 dicembre, Papa Francesco ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi, che si svolgerà lungo tutto l’Anno giubilare. Il tema scelto è “Gesù Cristo nostra speranza”.
Ai fedeli giunti a san Pietro per ascoltarlo ha detto che “è Lui, infatti, la meta del nostro pellegrinaggio, e Lui stesso è la via, il cammino da percorrere”.
Ha dunque anticipato che la prima parte tratterà l’infanzia di Gesù, narrata dagli Evangelisti Matteo e Luca. “La differenza tra i due Evangelisti – ha voluto sottolineare Francesco – è che mentre Luca racconta gli eventi con gli occhi di Maria, Matteo lo fa con quelli di Giuseppe, insistendo su una paternità così inedita”.
Durante questa prima catechesi, che apre la strada alle prossime, il papa ha voluto soffermarsi sulle caratteristiche del vangelo di Matteo, spiegando perché l’evangelista è voluto partire con la «genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo» (Mt 1,1).
Si tratta di “una lista di nomi già presente nelle Scritture ebraiche” e alcuni nomi sono “a dir poco problematici”, inoltre, “si sottolinea il peccato del re Davide (cfr Mt 1,6). Tutto, comunque, finisce e fiorisce in Maria e in Cristo (cfr Mt 1,16)»”.
Leggi anche: Papa Francesco: “Guai a predicare senza pregare! Si diventa bronzi che rimbombano”
Per il papa introdurre Gesù con una genealogia ricorda “la verità della vita umana che passa da una generazione all’altra consegnando tre cose: un nome che racchiude un’identità e una missione uniche; l’appartenenza a una famiglia e a un popolo; e infine l’adesione di fede al Dio d’Israele”.
E se il genere letterario delle genealogie non era nuovo al popolo ebraico, per papa Francesco in Matteo c’è una differenza con le genealogie dell’Antico Testamento, “dove appaiono solo nomi maschili, perché in Israele è il padre a imporre il nome al figlio, nella lista di Matteo tra gli antenati di Gesù compaiono anche le donne”.
Precisamente sono cinque; Francesco le nomina e spiega brevemente chi sono. Le prime quattro (Tamar, Racab, Rut, Betsabea) “sono accomunate non dal fatto di essere peccatrici, come a volte si dice, ma di esserestraniere rispetto al popolo d’Israele. Ciò che Matteo fa emergere è che, come ha scritto Benedetto XVI, «per il loro tramite entra … nella genealogia di Gesù il mondo delle genti – si rende visibile la sua missione verso ebrei e pagani» (L’infanzia di Gesù, Milano-Città del Vaticano 2012, 15)”.
L’ultima delle cinque è Maria, la madre del Signore e “mentre le quattro donne precedenti sono menzionate accanto all’uomo che è nato da loro o a colui che l’ha generato, Maria, invece, acquista particolare risalto: segna un nuovo inizio, è lei stessa un nuovo inizio, perché nella sua vicenda non è più la creatura umana protagonista della generazione, ma Dio stesso”.
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento