13 Gennaio 2025

«La volontà di Dio sola mi basta»

Che cosa significa accompagnare spiritualmente una persona? È difficile rispondere oggi a questa domanda. Il pensiero di poter costruire tutto intorno ai propri desideri e ai propri progetti non ha esondato solo nella società civile, spesso ha inquinato anche molti ambienti ecclesiastici. L’idea che ad un altro, cioè ad un padre spirituale, diamo la capacità di illuminare e indirizzare le nostre scelte, non rientra più nel modo comune di vivere la fede. Sembra un retaggio di altri tempi. La vita e l’opera di don Giovanni Merlini, sacerdote dei Missionari del Preziosissimo Sangue, beatificato a Roma il 12 gennaio 2025, ci dicono ben altro.

Non conosco in profondità il suo percorso ma ci sono almeno due elementi che lo rendono molto caro al mio cuore. Il primo è che è nato al Cielo (12 gennaio 1873) a pochi giorni di distanza della nascita sulla terra della piccola Teresa di Gesù Bambino (2 gennaio 1873). È come se si fossero scambiati la fiaccola ardente della missione ad una staffetta. Entrambi fanno della loro vita un’offerta per la diffusione del Vangelo. Teresa da una cella di un monastero, don Giovanni secondo il carisma del suo fondatore san Gaspare del Bufalo, percorse l’Italia da cima a fondo per richiamare il popolo all’amore paterno di Dio, alla concordia, dopo le terribili prove delle rivoluzioni, del brigantaggio e delle guerre. Dopo aver sentito le parole di don Giovanni, numerosi peccatori, settari e ladri si convertirono. E questo è bellissimo. La conversione è il frutto più bello dell’annuncio del Vangelo. Sono questi i doni che un cristiano deve presentare. Non le opere, anche le più sante, anche i santuari più belli senza un profondo e radicale richiamo alle ripide ma irrinunciabili vette della santità, resta un museo senza anima.

Il secondo elemento è la certezza che la missione non si può vivere senza la consapevolezza che tutto nasce dalla preghiera e in particolare dall’adorazione eucaristica. Segno di questa certezza fu senza dubbio l’accompagnamento spirituale per 42 anni di santa Maria De Mattias (1805-1866), a sua volta fondatrice di una congregazione, le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo. “Nella casa di Santa Maria in Trivio era solito pregare nascosto nella cantoria che sovrasta l’altare” testimonia don Emanuele Lupi moderatore generale della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue “in modo che nessuno potesse vederlo mentre adorava il Santissimo Sacramento nel tabernacolo dell’altare maggiore”. 

Don Giovanni Merlini chiese a papa Pio IX, di cui era diventato consigliere. di estendere alla Chiesa universale la festa liturgica del Preziosissimo Sangue. Secondo don Emanuele Lupi: “Estendere la festa del Preziosissimo Sangue a tutta la Chiesa voleva dire per don Giovanni Merlini gridare al mondo che la comunione e la fraternità non erano punti da costruire, quanto piuttosto premesse indispensabili e irrinunciabili da cui far partire ogni altro tentativo”. Una visione profetica che i santi hanno perché nella loro vita non cercano altro che quello che Dio vuole. «La volontà di Dio sola mi basta» era il motto di don Giovanni. Un programma di vita esigente da realizzare ma non impossibile quando l’amore per Lui guida ed illumina tutte le scelte.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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