15 Gennaio 2025

A chi affidiamo i nostri figli? Sul caso della docente di sostegno…

Non voglio essere fraintesa e non voglio scagliarmi contro il corpo docente. Ho tanti amici che insegnano, conosco i loro sacrifici, l’abnegazione e la passione con cui svolgono il loro mestiere ma la vicenda che ha interessato la docente di sostegno in una scuola media di Castellammare di Stabia, indagata e sottoposta a custodia detentiva per abusi e violenza sessuale su adolescenti, mi irrita moltissimo.

“A chi affidiamo i nostri figli?”. È vero, le violenze avvengono ovunque, soprattutto in famiglia ma la scuola dovrebbe essere un posto sicuro, uno spazio in cui crescere, un luogo deputato alla trasmissione di valori che aiutano un adolescente a diventare adulto. I nostri figli trascorrono molte ore della loro infanzia, adolescenza e giovinezza nella scuola. La fase della crescita è quella più importante in assoluto. A che serve se un genitore a casa si industria per evitare che un figlio minorenne possa accedere a contenuti a sfondo pornografico sul web se poi va a scuola e quei contenuti vengono veicolati da una docente?

Vorrei fermarmi sull’articolo indeterminativo: una o se volete determinativo la docente perché la persona in questione è una donna. Una donna che ha abusato di un ragazzo di 13 anni e ha fatto vedere ripetutamente video porno ad altri ragazzini, maschi. Come mai nessuno si scaglia contro il suo essere “femmina”? Si alimenta culturalmente sempre di più una distanza tra uomini e donne con un pensiero massacrante sui maschi ma non si usa lo stesso trattamento quando si tratta delle femmine. La verità è che il male esiste e va combattuto sempre. A Pietro Gesù dice: “Dal cuore, infatti, provengono propositi malvagi, omicidi, adultèri, impurità, furti, false testimonianze, calunnie”. Siamo stati creati per il bene ma lasciamo che il male dilaghi dentro e fuori di noi. Senza vigilare, senza saperlo riconoscere e insegnare ai nostri figli a farlo.

Abbiamo bisogno di una nuova alleanza educativa per la crescita dei nostri figli. Derubricare i fatti della scuola campana ed un episodio sporadico o causato da una mente perversa non aiuterà nessuno. E soprattutto non aiuterà i ragazzi. È vero qualcuno potrebbe rispondere che a 11 e 12 anni gli adolescenti sono molto più disinibiti e acculturati degli adulti sulla genitalità perché sottoposti ai continui messaggi pornografici che provengono da internet, dalle canzoni, dai videogiochi ma proprio per questo mi aspetto che la Scuola abbia altri registri educativi così come gli oratori, le parrocchie, i movimenti, le palestre dove fanno sport.

Il problema è che mancano negli adulti proprio queste aspettative/attese di bene nei confronti dei figli. Se domandassi onestamente ai genitori: desiderate che vostro figlio o vostra figlia da grande abbiano un conto in banca sostenuto, una professione di successo o siano un uomo o una donna onesti, generosi, leali, puri di cuore, secondo voi cosa mi risponderebbero? Perché ho l’impressione che per farli diventare qualcuno siamo disposti a qualunque sacrificio e abnegazione ma per il secondo caso non investiamo neanche un pensiero. E questo purtroppo vuol dire lasciarli soli davanti al male di questo mondo senza scudi e senza appigli.



Il Caffè sospeso...
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Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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