STORIE DI ABORTI
“Abbiamo scelto di abortire troppo in fretta”: la testimonianza di una donna

Una donna scrive a Massimo Gramellini dopo un aborto, parlando di lei e del suo compagno: “Entrambi abbiamo preso in fretta e furia questa decisione, temo, per paura di cambiare idea. Oggi sento di aver tradito il mio corpo e la vita, non solo quella che avrei potuto far crescere dentro di me, ma anche la mia. Ho buttato via un’occasione unica, irripetibile, preziosa”.
Sul Corriere della Sera del 12 gennaio 2025, nella seguita rubrica del giornalista conduttore televisivo Massimo Gramellini (“la posta di Gramellini”), è stata riportata una dolente lettera che dice da sola ciò che a nessuna (e nessuno) è nascosto.
Così scrive la donna…
Caro Massimo,
20 giorni fa ho abortito. È un peso che non ho condiviso né con familiari né con amici, non tanto per non essere giudicata, ma per non dare a nessuno un dolore così grande. Ho sempre pensato che mettere al mondo un figlio sia una grande responsabilità e un atto egoistico insieme. A poco più di 30 anni, non ho una casa mia, ma ho un lavoro soddisfacente, che a Milano però permette di sopravvivere e non di disegnare un futuro. Il padre sarebbe stato l’uomo che amo ma con cui ho una relazione altalenante. Nessuno di questi motivi era sufficiente per abortire, lo so, ma io un figlio prima non lo volevo. A lui era stato detto che non avrebbe potuto averne e stavamo sognando una vita diversa, ma quando sono rimasta incinta ho pensato che il destino ci stesse dicendo qualcosa. Entrambi abbiamo preso in fretta e furia questa decisione, temo, per paura di cambiare idea. Oggi sento di aver tradito il mio corpo e la vita, non solo quella che avrei potuto far crescere dentro di me, ma anche la mia. Ho buttato via un’occasione unica, irripetibile, preziosa. E poi mi chiedo, ha ancora senso stare insieme, se non siamo stati abbastanza folli e coraggiosi da mettere al mondo un figlio? Non è quello il fine dell’amore e dell’unione tra due persone? Non per forza riuscirci, questo no, ma almeno “tendere a”, fondersi insieme in qualcosa di diverso restando due individui a sé stanti? Sento che ci manca qualcosa, adesso molto più di prima. E ci mancherà per sempre.
N.
Leggi anche: Se la donna è costretta dall’uomo ad abortire… Storie vere di una libertà mancata
Vorrei sottolineare i concetti ben espressi:
“abbiamo preso in fretta e furia questa decisione”,
“sento di aver tradito il mio corpo e la vita”,
“Ho buttato via un’occasione unica, irripetibile, preziosa”,
“fondersi insieme in qualcosa di diverso restando due individui a sé stanti”
“Sento che ci manca qualcosa, adesso molto più di prima. E ci mancherà per sempre”.
La vita reale delle persone è molto lontana da come viene proposta dai media e da tante banalità mondane (come dice Papa Francesco). Chi cerca e vuole aiutare una donna incinta che ha paura di continuare la gravidanza sa bene cosa sta facendo.
Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia
Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
Lascia un commento