Il Giubileo con “i santi per la vita”. Proposta di un itinerario concreto

San Giovanni Paolo II, Jerome Lejeune, Carlo Casini, i Coniugi Luigi e Maria (Corsini) Beltrame Quattrocchi, Chiara Corbella Petrillo. Sono solo alcuni dei nomi che troverete nell’itinerario pensato per vivere il Giubileo attraverso “i Santi per la vita”. Un cammino che va dalla Lombardia a Roma. Si può fare fisicamente, a piedi, o idealmente… Volete saperne di più? Di seguito, tutte le informazioni.
«Guardare al futuro con speranza equivale anche ad avere una visione della vita carica di entusiasmo da trasmettere. Purtroppo, dobbiamo constatare con tristezza che in tante situazioni tale prospettiva viene a mancare. La prima conseguenza è la perdita del desiderio di trasmettere la vita. (…) L’apertura alla vita (…) è il progetto che il Creatore ha inscritto nel cuore e nel corpo degli uomini e delle donne, una missione che il Signore affida agli sposi e al loro amore. (…) il desiderio dei giovani di generare nuovi figli e figlie, come frutto della fecondità del loro amore, dà futuro ad ogni società ed è questione di speranza: dipende dalla speranza e genera speranza» (Spes non confundit, dal par. 9).
La Bolla di Indizione di questo Giubileo ordinario conferma quanto il Giubileo sia sempre strettamente legato alla vita. In questo anno così speciale siamo chiamati a lasciare un segno.
Perciò, ho pensato ad un itinerario concreto, da fare possibilmente a piedi, ma anche solo ideale per chi non può muoversi, attraverso i santi per la vita. Strade di speranza con i santi per la vita. L’idea è di partire con un progetto pilota, limitato dunque ad un itinerario ideale dalla Lombardia a Roma, per poi espandersi. Ci vorranno anni per creare un itinerario concreto e completo. L’importante è iniziare e poi vedremo dove le strade ci porteranno.
Chiamati alla vita per essere felici
Siamo chiamati alla vita per essere felici. Capita che ci si dimentichi di questo. Oppure accade che proprio nel ricercare una ‘felicità’ effimera ci si riempia di tutto, continuando a rimanere vuoti. Il Giubileo (da yobel, il corno di montone, con cui si annuncia il Giorno dell’Espiazione, Yom Kippur) con il suo annuncio del perdono di tutti i peccati, è una gioia, un’esultanza, per tutti. È quell’“anno in più” in cui tutte le cose possono essere nuove: si possono ristabilire i rapporti con Dio, tra le persone e con la creazione, in modo giusto.
Il Giubileo è una chiamata alla felicità per ogni uomo e donna e per il creato.
Una chiamata di cui abbiamo necessità. Di fronte all’inverno demografico crescente, all’oggettivizzazione della persona umana, alle aggressioni alla vita umana, in particolare a quella nascente e morente, all’aborto che alcuni vogliono affermare come ‘diritto’… la speranza sembra affievolirsi, addirittura sparire per lasciare spazio alla disperazione, quindi alla violenza, all’egoismo totale, all’autodeterminazione, alle dipendenze. Il dire ‘no alla vita’ è l’espressione della “morte” della speranza.
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Santi per la vita
C’è bisogno di testimoni che mostrino la bellezza della vita umana, della persona. Ecco i santi (testimoni, servi di Dio, venerabili, beati, santi) che hanno un amore particolare all’esistenza nella sua interezza.
“La scelta di trovare persone che si siano prese cura della vita nascente e morente/sofferente nasce dalla necessità di mostrare la dignità di ogni persona umana, in un tempo in cui è spesso violata, in particolare nei suoi membri più deboli e più indifesi.
Il termine santo, dal latino sanctus, deriva dal verbo sancire nelle accezioni di separare, riservare, dedicare; quindi santo è qualcosa o qualcuno che sta a parte, è inviolabile. Un significato, strettamente legato alla vita umana, quella di ogni uomo, che è inviolabile, che non si tocca. “Santo” è legato, anche se non etimologicamente, ad altri due termini greci: μακάριος (makarios) e μάρτυς (lat. martyr).
Makarios, cioè beato, felice, fortunato, esprime in un certo senso, il perché siamo chiamati alla vita, cioè per essere felici. Per questo la vita di ogni persona non si tocca.
C’è bisogno di un μάρτυς, cioè di un testimone, che mostri la bellezza della vita umana, la bellezza della persona, a volte fino al martirio.
Ecco i santi, testimoni della bellezza della persona umana, in quanto espressione della Bellezza di Dio” (E. Pittino, “Santi ed eroi per la vita, in Sì alla Vita n. 3/2020, p. 26; cfr. Progetto “Santi ed Eroi per la vita”).
Segno di speranza, viva, concreta, è senz’altro il concepimento di un figlio, una festa di luce, e poi la sua nascita. Un atto di coraggio, un atto di speranza.
Vogliamo quindi tracciare un pellegrinaggio giubilare ideale attraverso i “Santi per la Vita” quei testimoni, servi di Dio, venerabili, beati, santi che, prima o dopo la morte, hanno difeso o si sono occupati, a vario titolo e in vari modi, di vita nascente, morente e sofferente.
Ecco alcuni dei santi per la vita che abbiamo scelto per il progetto pilota, cioè per il percorso dalla Lombardia a Roma. L’accoppiamento dei santi con i luoghi è stato fatto tenendo conto di vari fattori: luoghi di nascita, di morte, di operatività, di vita, dei luoghi santi a loro legati, ecc.
San Paolo VI, Santa madre Teresa di Calcutta, San Giovanni Paolo II, Carlo Casini, Giulia Gabrielli, Carlo Acutis, Leo Aletti, Giancarlo Bortolotti, Carmen Hernandez, Maria Cristina Ogier, Chiara Luce Badano, Angiolino Bonetta, Chiara Corbella Petrillo, Santa Gianna Beretta Molla, Arcangelo Tadini, Benedetta Bianchi Porro, Jerome Lejeune, don Oreste Benzi, Crocifissa Di Rosa, Carlo Gnocchi, Maria Cristina Cella Mocellin, Giorgio La Pira , Maria Laura Mainetti, Coniugi Luigi e Maria (Corsini) Beltrame Quattrocchi, Santa Benedetta Cambiagio, Francesca Saverio Cabrini …
Più alcuni eroi: don Leo Cerabolini, Paola Bonzi, Anna-Giovanni Rimoldi-Sposi, Franco Vitale.
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