BRICIOLE DI VANGELO

18 Gennaio 2025

Un amore più grande del peccato

Dal Vangelo secondo Marco (Mc 2,13-17)
In quel tempo, Gesù uscì di nuovo lungo il mare; tutta la folla veniva a lui ed egli insegnava loro. Passando, vide Levi, il figlio di Alfeo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre stava a tavola in casa di lui, anche molti pubblicani e peccatori erano a tavola con Gesù e i suoi discepoli; erano molti infatti quelli che lo seguivano. Allora gli scribi dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i pubblicani, dicevano ai suoi discepoli: «Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, Gesù disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori».

Il commento

Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori” (2,17). Un racconto ricco di provocazioni, a cominciare da quel “seguimi” rivolto a Levi, uno che era guardato con disprezzo dai suoi connazionali. Le parole conclusive contengono un’altra e più incisiva provocazione, talmente evidente che, nel brano parallelo, l’evangelista Luca, per evitare di alimentare confusioni, ha deciso di aggiungere una parola più esplicativa: “Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori a conversione” (5,32). Ogni religione ci tiene a distinguere nettamente il bene e il male, il campo della giustizia da quello del peccato. Tutto questo non solo è legittimo ma è doveroso. Se il peccato è miseria e abbruttisce l’uomo, è giusto denunciarlo a chiare lettere per evitare di cadere in atteggiamenti o in comportamenti che offendono Dio e calpestano la dignità della persona. La distinzione è certamente necessaria ma… dobbiamo stare attenti.

Sulla carta è facile distinguere i due campi, da una parte il peccato e dall’altra la giustizia; ma non è possibile mettere da una parte i giusti e dall’altra i peccatori, nella vita di ciascuno, infatti, vi sono luci e ombre, desideri santi e palesi contraddizioni. Malgrado le buone intenzioni, il peccato accompagna e inquina la vita dei credenti. D’altra parte, molti di quelli che apparentemente vivono lontani da Dio conservano e coltivano sentimenti di bontà; e compiono scelte significative e conformi alla verità. Non possiamo dividere giusti e peccatori e metterli in due campi distinti e separati. Questo è chiaro a tutti. Ma Gesù va oltre e chiede ai suoi discepoli di non giudicare nessuno come se fosse già condannato. Al contrario, invita a chiamare tutti, anche coloro che sono lontani, proprio come ha fatto Lui quando ha chiamato Levi. Se vogliamo davvero combattere il peccato, che assedia la vita di tutti, dobbiamo manifestare e comunicare un amore più grande del peccato. È questo il desiderio e lo stile di Dio. Ed è questo il compito affidato alla Chiesa.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.