Insieme hanno varcato la porta della chiesa per celebrare il loro matrimonio, insieme hanno varcato la porta della chiesa per celebrare il loro funerale. Una storia d’amore bellissima durata 64 anni quella di Christian e Maria Runggaldier, due sposi di Ortisei, in Trentino Alto-Adige. Sono morti esattamente ad un’ora di distanza l’uno dall’altro. Prima Christian che aveva 89 anni, poi Maria 88.
Nati e cresciuti in un piccolo paesino montano, Christian e Maria hanno vissuto un’esistenza fatta di sacrifici, lavoro e tanto amore. Si sono sposati nel 1960 e insieme avevano gestito un maso a Nova Levante. Si sono poi trasferiti nel centro di Ortisei, dove hanno aperto una pensione e un ristorante. Erano benvoluti da tutti, sempre disponibili, cordiali, pronti a dare una mano a chi ne aveva bisogno. Maria era molto ospitale, l’anima della casa e della famiglia. Christian allegro e gioviale. La gente del posto testimonia come al mattino li vedeva sempre mano nella mano per una passeggiata e un buon caffè. Era il loro rito coniugale, un semplice gesto prima di cominciare la giornata. Un amore che si era arricchito della presenza di cinque figli: Oskar, Werner, Waltraud, Martina e Gerald, testimoni privilegiati di questa unione solida e duratura. E poi sono arrivati i 14 nipoti e gli 8 pronipoti.
Nel pomeriggio del 17 dicembre 2024 il medico viene a casa per visitare Christian, cardiopatico, che muore pochi minuti dopo. Maria non resiste al dolore e anche lei muore dopo circa un’ora. Così insieme varcano le soglie dell’eternità. L’epilogo della loro storia d’amore è solo l’ultimo segno di una grande e bella testimonianza di vita coniugale che sembra sfidare il tempo e lo spazio per proiettarsi nell’eternità. Un inno all’amore che non passa, un legame che spezza le logiche umane per diventare anche nella morte quella sola carne che il sacramento del matrimonio consacra.
Credo che queste testimonianze di vita così semplici e così belle andrebbero presentate ai giovani, tirate fuori dall’anonimato e consegnate alla flebile speranza che oggi accompagna l’amore coniugale. Abbiamo il dovere di restituire ai giovani il per sempre che accompagna l’amore. Sì, è possibile amare una persona per tutta la vita. Non è semplice ma è possibile. Soprattutto se ci si fida e ci si affida ad un Altro che è Dio. Don Tonino Bello diceva: “Che la morte ci trovi vivi!”, cioè che ci sorprenda anche nell’ora più buia intenti ad amare. Io credo che sia l’esperienza di Christian e Maria ci insegna proprio questo: si resta vivi solo quando si ama.
Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.
Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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