
21 Gennaio 2025
Osservato speciale
Dal Vangelo secondo Marco (Mc 2,23-28)
In quel tempo, di sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe.
I farisei gli dicevano: «Guarda! Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?». Ed egli rispose loro: «Non avete mai letto quello che fece Davide quando si trovò nel bisogno e lui e i suoi compagni ebbero fame? Sotto il sommo sacerdote Abiatàr, entrò nella casa di Dio e mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!».
E diceva loro: «Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato! Perciò il Figlio dell’uomo è signore anche del sabato».
Il commento
“Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli, mentre camminavano, si misero a cogliere le spighe” (2,23). Questo brano si inserisce nelle controversie con i farisei che l’evangelista Marco pone all’inizio del suo Vangelo. Si tratta di cinque episodi in cui Gesù si trova in conflitto con la legge o con l’interpretazione rigorosa della legge proposta dai farisei: il perdono del paralitico (2, 1-12), l’accusa di mangiare e bere con i peccatori (2, 15-17); la questione relativa al digiuno (2, 18-22). Le ultime due riguardano lo Shabbat, uno dei pilastri del giudaismo. Gesù è un osservato speciale, le sue parole e le sue azioni sono continuamente monitorate da coloro che lo guardano con sospetto. Occorre anche dire che il Rabbì di Nazaret si muove con grande libertà, non fa nulla per evitare di dire o fare quelle cose che possono provocare una reazione. Anzi a volte abbiamo l’impressione che lo faccia apposta, quei conflitti infatti offrono la possibilità di dire una parola che lascia intravedere la novità del Vangelo.
“Perché fanno in giorno di sabato quello che non è lecito?” (2,24). A prima vista la critica dei farisei riguarda i discepoli ma è evidente che chiama in causa l’autorità del Maestro. La risposta di Gesù, perfettamente in linea con la modalità rabbinica, cita una pagina biblica apparentemente diversa e distante dalla questione dello Shabbat. Gesù ricorda ai suoi avversari che, in una condizione di estremo disagio, Davide “mangiò i pani dell’offerta, che non è lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche ai suoi compagni!” (2,26). Nessuno ha mai contestato al re di aver infranto la Legge. Se dunque Davide ha avuto l’autorità di trasgredire la Legge, Gesù rivendica un’autorità ancora più grande: “Il Figlio dell’Uomo è Signore del sabato” (2,27). Il comportamento dei discepoli non solo non infrange la Legge ma svela il modo nuovo con cui il Rabbì di Nazaret interpreta la Legge antica. Oggi chiediamo la grazia di accogliere con maggiore docilità la parola di Gesù.
Briciole di Vangelo
di don Silvio Longobardi
s.longobardi@puntofamiglia.net
“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.
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