INTIMITÀ CONIUGALE

Quando l’intimità coniugale è la chiave della gioia piena…

La peculiarità del matrimonio è che l’intimità passa per il dono dei corpi: come vivere nella pienezza questo aspetto? Come essere veramente liberi? Ecco cosa ci ha raccontato Giovanna Valsecchi, una giovane sposa, parte del progetto “Mistero grande”. Con il libro “L’arte dell’intimità di coppia” (Effatà Editrice) vuole toccare le coppie, aiutandole a scoprire la bellezza della loro chiamata, partendo dalla cosiddetta Teologia del corpo.

Da dove nasce l’idea del libro?

Avverto impellente l’invito della prima lettera di Pietro: “adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1Pt 3,15). La dimensione dell’adorazione e più in generale della preghiera, è inscindibile dalla testimonianza. La vocazione sponsale mi chiama proprio a questo: a rendere visibile il modo in cui Cristo ama

L’armonia tra la mia vocazione specifica, la formazione accademica e l’esperienza pastorale con il Progetto Mistero grande ha suscitato in me il desiderio di annunciare il dono del matrimonio, secondo il talento ricevuto: la scrittura.

Perché e per chi lo hai scritto?

Tutti nella Chiesa sappiamo chi è il sacerdote, cosa comporta il suo ministero, come lui è chiamato a guidare il popolo di Dio, il valore che ha la sua presenza. Paradossalmente, però, tanti sposi conoscono più la vocazione del sacerdote che la loro, sono più formati sul dono che il sacerdote è che non sul dono che loro sono! Questo libro, quindi, può toccare profondamente le coppie, ma vuole smuovere anche la coscienza dei sacerdoti, dei consacrati, dei single, affinché si conosca e si possa apprezzare l’apporto che una coppia di sposi offre per il bene della Chiesa e della società. Ogni vocazione nella Chiesa completa il volto di Cristo.

Intimità: cosa racchiude questa parola per te?

Nella mia vita di coppia ho scoperto che essere intimi è la chiave della gioia piena. Penso alla condivisione del cuore e quindi alla libertà di esprimersi e fiorire secondo la propria sensibilità. Penso anche all’intimità fisica, troppo spesso relegata ad argomento di discussione in confessionale per capire cosa si possa o non si possa fare. Ritengo molto triste e non corrispondente alla dignità umana guardare al proprio corpo e chiedersi come prima cosa come non usarlo! 

Siamo chiamati a riflettere. Come stiamo trasmettendo la fede? Siamo ancora sicuri che l’amore a Cristo e una vita piena passino attraverso il timore del male? Ogni eccesso di adattamento o freddezza cela una carenza che porta a una mancanza di libertà. Nella nostra carne è impressa l’impronta digitale di un Dio che è amore e il modo in cui funzioniamo è la strada per conoscere il nostro fine ultimo. 

La parola intimità evoca un mio grande desiderio: che le coppie possano scoprirsi con-vocate dai loro corpi e attraverso i loro corpi, così che dal loro cuore nasca lo stupore di una creazione che è cosa molto buona!

Cosa ostacola un’autentica libertà?

Per prima cosa occorre chiarire il termine. Per libertà intendiamo il potere della volontà di determinare o meno l’agire in un modo o in un altro verso un bene che porta al fine voluto.

La libertà consta di tre dimensioni: l’indipendenza/‘libertà da’ coazione esterna, quale momento necessario negativo e potenziale della libertà stessa; la spontaneità/‘libertà di’, quindi il richiamo al libero arbitrio e la condizione per l’esercizio della libertà; infine, la responsabilità/’libertà per’, ossia la possibilità di scegliere per il bene e di avere una libertà per amare. Capiamo che è una libertà in crescendo e che non possiamo accontentarci di fermarci al primo gradino. 

Ora, nonostante l’uomo sia libero per essenza, la libertà può essere ostacolata nel suo esercizio.
Rimanendo aderenti al nostro tema, esempi di ostacoli alla libertà sono una non-conoscenza e, quindi, un uso distorto del proprio corpo e delle proprie facoltà, l’influenza di ideologie che sminuiscono o addirittura negano la dignità della persona umana, la schiavitù della pornografia, e molti altri esempi affini. 

Leggi anche: La sessualità nella Bibbia: nel Cantico dei Cantici la passione è “fiamma del Signore”

Puoi farci un esempio di schiavitù?

Voglio soffermarmi su un tipo di schiavitù più celato e sicuramente più grave: un volto di Dio che non corrispondente alla Rivelazione in Gesù. Pensiamo a un Dio contabile e legalista, a un Dio intelligibile ma non soggetto di incontro, a un “Dio snob”, destinato solo ai perfetti. Vogliamo ammettere che ognuno di noi ha bisogno di conversione: occorre entrare in intimità con Cristo e chiedere a Lui di convertire il nostro volto del Padre, che ha il nome di Misericordia

La coppia e il rapporto con Dio potrebbero sembrare due ambiti separati, ma pensiamoci: la nostra familiarità con Dio genera dinamismi che possono dare o togliere vita alla coppia, che portano a pensieri e atteggiamenti che investono o meno sulla relazione. 

In definitiva, se vogliamo vivere nella libertà più autentica, aggrappati alla verità della persona umana e della nostra coppia, occorre prima di tutto essere familiari di Dio.

Come è strutturato il libro e cosa ha di originale rispetto ad altri sul tema?

Il libro si costruisce come un itinerario possibile per accrescere l’intimità della propria coppia. Per accompagnare il lettore in questo viaggio il primo capitolo vuole far emergere le peculiarità e le risorse del maschile e del femminile, partendo dal tesoro della Teologia del corpo di san Giovanni Paolo II. Da qui il cammino che unisce un uomo e una donna: il secondo capitolo con il tempo – destinato a concludersi! – del fidanzamento e il terzo relativo all’unione nel sacramento delle nozze. Trattando il tema dell’intimità troverete ovviamente il focus sull’unione delle persone: i significati dell’incontro, le intenzioni, l’importanza della reciprocità alla luce delle differenze. Conoscendosi e incontrandosi in questo meraviglioso abbraccio, gli sposi trovano forze rinnovate per essere sacramento per la missione. Ecco allora il quarto e ultimo capitolo, che si propone di evidenziare gli aspetti della fertilità e della fecondità alla luce dell’Eucaristia, vertice e luce per tutti i sacramenti e dunque anche per le nozze.

L’itinerario è evidentemente complesso e impossibile da esaurirsi in un solo libro, da qui la scelta che rende originale il volume. Al termine di ogni capitolo è inserito un contributo di una coppia di sposi: Nicoletta Musso e Davide Oreglia, Claudia Viola e Roberto Reis, Luisa Leveni e Antonio de Rosa, Marianna Vezzani ed Emanuele Davoli. Si tratta di coppie adulte nella fede e creative nella pastorale, che raccontando qualcosa di sé ci consegnano una traduzione della Teologia del matrimonio.

Un messaggio che desideri i tuoi lettori portino con sé

Farei mio l’invito accorato e profondamente concreto di papa Francesco in Amoris laetitia 325: «Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa». 

Mettetevi in gioco, non stancatevi mai di lavorare su voi stessi e sulla coppia, scegliete qualcuno – una coppia adulta, un sacerdote, una suora – per camminare con serietà e costanza.Vi auguro di arrivare alla consapevolezza che la vita di coppia non è una scalata faticosa verso la vetta, ma un elegante e passionale tango argentino.




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Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.

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