BRICIOLE DI VANGELO

8 Febbraio 2025

Ho bisogno di te

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 5,1-11
 
In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca.
Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare.
Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini».
E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono.

Il commento

Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù” (5,8). La conclusione di questo racconto, breve ma incisivo, contiene il passaggio fondamentale della fede. Quando Simone vede la pesca abbondante, comprende di essere alla presenza di un uomo che agisce con la potenza di Dio e, con tutta l’umiltà di cui è capace, si getta ai suoi piedi, confessando la propria miseria: “Signore, allontanati da me perché sono un peccatore” (5,8). Chiede a Gesù di stare lontano da uno come lui, uno che nella sua vita ha commesso tanti errori ed ha anche dubitato di Lui (5,5). Le parole di Simone sono l’eco di quello stupore che ogni uomo sperimenta quando si trova dinanzi alla rivelazione divina. Quando ha fatto notare che non era il caso di gettare le reti, il pescatore usava le sue conoscenze, camminava sul terreno della sua consolidata esperienza. Gesù invece lo conduce oltre e gli insegna che ci sono cose che “la ragione non conosce”, per usare le parole di Blaise Pascal.

Sono un peccatore”, dice Pietro. Non si ritira, deluso e scoraggiato, ma consegna a Gesù la sua miseria. Anche l’apostolo Paolo, quando rilegge la sua personale esperienza di fede afferma: “Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, il primo dei quali sono io” (1Tm 1,15). La confessione della propria miseria è solo il primo passo del cammino di fede ma è quello decisivo. Anzi, è la condizione per partecipare all’opera salvifica. E difatti, Gesù dice a Simone che ha bisogno proprio di persone come lui: “Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini” (5,10). Dio non ha bisogno di persone che credono di essere capaci ma di uomini e donne che, riconoscendosi deboli, confidano nella misericordia di Dio. Solo chi mette da parte ogni orgoglio, può diventare apostolo del Vangelo. La consapevolezza dei propri limiti si trasforma in un gesto di fiducia; e così quello che sembrava essere il giorno del fallimento, diventa un’alba di una storia nuova. È la grazia che oggi chiediamo per noi e per tutti coloro che hanno bisogno di scoprire o riscoprire la misericordia di Dio.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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