BRICIOLE DI VANGELO

10 Febbraio 2025

Cisterne screpolate

Dal Vangelo secondo Marco

Mc 6,53-56
 
In quel tempo, Gesù e i suoi discepoli, compiuta la traversata fino a terra, giunsero a Gennèsaret e approdarono.
Scesi dalla barca, la gente subito lo riconobbe e, accorrendo da tutta quella regione, cominciarono a portargli sulle barelle i malati, dovunque udivano che egli si trovasse.
E là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze e lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello; e quanti lo toccavano venivano salvati.

Il commento

…là dove giungeva, in villaggi o città o campagne, deponevano i malati nelle piazze” (6,56). Il brano evangelico offre l’immagine di un’umanità sofferente che vede in Gesù un segno di Dio, un uomo che può liberarla dalla sua avvilente condizione. Stando alla descrizione di Marco, non siamo dinanzi ad un’aggregazione caotica ma ad una folla ordinata che pone gli ammalati nei luoghi dove passa il Nazareno. Questa gente umile sa a quali porte bussare. Oggi invece tanta parte dell’umanità ha smarrito la bussola della vita, si muove a tentoni, cercando ciò che riveste di piacere i giorni della vita. Un’umanità che merita il duro rimprovero che Geremia consegna ad Israele: “ha abbandonato me, sorgente di acqua viva, e si è scavato cisterne, cisterne piene di crepe, che non trattengono l’acqua” (Ger 2,13). Le agenzie turistiche promuovono i siti più belli, ce ne sono in ogni parte del mondo. La Chiesa ha il compito di testimoniare che Uno solo può colmare di gioia il cuore e deve fare tutto il possibile perché coloro che cercano la verità possano incontrarlo e trovare una risposta degna alle attese del cuore.

L’evangelista sottolinea l’ingenua fiducia del popolo: “lo supplicavano di poter toccare almeno il lembo del suo mantello” (6,56). La gente non si accontenta di vedere da lontano, è convinta che solo toccando l’uomo di Dio – anche solo un pezzo della sua veste – può ricevere la guarigione desiderata. Questi umili testimoni della Vangelo invitano anche noi ad avvicinarci per udire la sua Voce e sentire il suo respiro. Marco scrive che “quanti lo toccavano venivano salvati” (6,56). Ogni incontro porta con sé una grazia, è interessante notare che il verbo greco [sōzō] non si riferisce tanto alla guarigione del corpo, che certamente attendevano, ma a quella pienezza di vita che Dio dona a tutti quello che lo cercano con cuore sincero. Oggi chiediamo la grazia di accostarci con fede, non sempre riceviamo quello che abbiamo chiesto ma il fatto di avere incontrato Dio, dona pace e gioia.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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