Il quadro clinico del papa, ricoverato in queste ore, complesso ma stabile

Sergio D’Afflitto, CC BY-SA 3.0 IT, via Wikimedia Commons
Appare delicata ma stabile la situazione clinica di Papa Francesco, che, in questi giorni, si trova ricoverato al Policlinico Gemelli a causa delle complicazioni di una bronchite. Il Pontefice ringrazia tutti coloro che gli sono vicini con messaggi di affetto e con la loro preghiera.
Dieci giorni di flebo con antibiotici e cortisone non sono stati sufficienti per la guarigione. Così, il Santo Padre è stato portato in ospedale, dove gli è stata assegnata una terapia, poi modificata ulteriormente. Una nota della Sala stampa vaticana ha fatto sapere che “i risultati degli accertamenti effettuati nei giorni scorsi e nella giornata odierna hanno dimostrato una infezione polimicrobica delle vie respiratorie, che ha determinato un’ulteriore modifica della terapia”.
Il Pontefice, che ha compiuto nel dicembre scorso 88 anni, sarebbe colpito da più agenti patogeni del tratto respiratorio.
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Massimo Andreoni, professore emerito di malattie infettive all’Università di Tor Vergata di Roma, ha dichiarato all’Ansa: «Il perdurare del quadro clinico ed il probabile utilizzo di terapie con cortisone, che ha l’effetto di ridurre parzialmente le difese immunitarie essendo un immunosoppressore, ha reso probabilmente più semplice la comparsa di sovrainfezioni batteriche e/o fungine che necessitano ora un aggiustamento della terapia rivolta ai nuovi germi identificati».
Ai tanti messaggi di affetto che sta ricevendo in questi giorni, il Papa, dal suo letto, nella stanza che si trova al decimo piano dell’ospedale, risponde: «Vi ringrazio per l’affetto, la preghiera e la vicinanza con cui mi state accompagnando in questi giorni». Alterna momenti di riposo a quelli dedicati alla lettura.
L’ultimo bollettino medico appare abbastanza positivo: «Il Santo Padre continua ad essere apiretico e sta proseguendo la terapia prescritta. Le condizioni cliniche sono stazionarie», tuttavia gli appuntamenti per i prossimi giorni sono stati annullati, tra cui l’udienza generale del 19 febbraio e la sua partecipazione al Giubileo dei diaconi.
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