SPESE FAMIGLIARI
Carovita e caro-bollette: si attendono risposte serie dal governo

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L’ultimo aumento riguarda le bollette di luce e gas, già salate nel 2024. La musica di Sanremo è riuscita solo in parte a distrarre gli italiani dalle brutte soprese che si sono ritrovati in bolletta nei mesi di gennaio e febbraio. Si aspettano risposte serie dal governo in aiuto alle famiglie.
Il carovita è già un problema da tempo, con i tassi dei mutui che hanno toccato le stelle nel 2024, portando le famiglie che avevano tassi variabili a dover affrontare, anche da un mese all’altro, un importo mensile maggiorato – e a lungo termine – di 200 o 300 euro.
Il carrello della spesa, pure spendendo grandi somme, si riempie a fatica e spesso una famiglia con figli a carico si trova a chiedere aiuto alle proprie famiglie di origine – quando queste possono – per provvedere a spese che dovrebbero essere ordinarie, soprattutto avendo a disposizione due paghe.
E se la vita in generale costa sempre di più, gli stipendi restano pressoché invariati per la maggior parte dei lavoratori. Inoltre, mentre gli assegni unici per i minori, stando all’ultima manovra approvata, diminuiranno nel 2025, si assiste ad un aumento notevole che riguarda le bollette di luce e gas.
La musica di Sanremo è riuscita solo in parte a distrarre gli italiani dalle brutte soprese che si sono ritrovati in bolletta nei mesi di gennaio e febbraio. Facile.it, che ha analizzato le spese di una famiglia tipo – i cui consumi sono pari a 2.700 kWh annui per quanto riguarda l’energia elettrica e 1.400 smc annui per il gas – stima un aumento di 350 euro circa a famiglia rispetto all’anno scorso, per un aumento pari al 14% rispetto al 2024.
Le bollette più care nel corso del 2025 sono determinate dall’andamento del prezzo delle materie prime: per le utenze si stima che il prezzo complessivo possa arrivare a 2.930 euro, pari – per la precisione – al 13,6% in più rispetto a quella del 2024, che con i suoi 2.583 euro era già piuttosto alta per una famiglia media.
Dovremmo chiederci: quali impatti avranno questi continui aumenti sulle famiglie italiane e per l’economia in generale, se non corrispondono ad essi azioni mirate che riportino equilibrio?
Ci si aspetta dal governo risposte incisive.
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Di certo, non sta a noi lanciarci in discussioni di economia spicciola, quando al governo abbiamo tecnici e professori chiamati a svolgere questo lavoro. Ci si permetta, tuttavia, di mettere il dito in due piaghe.
In primis, è risaputo che uno dei buchi maggiori per il bilancio del nostro paese – e che, se fosse arginato, potrebbe permettere di aiutare di più le famiglie – deriva dall’evasione fiscale. Un cancro che continua a corrodere il tessuto sociale e a favorire ingiuste disuguaglianze.
Inoltre, fa discutere la continua corsa agli armamenti e l’invio delle stesse.
Il costo delle armi, di cui tanto ha parlato da Papa Francesco negli ultimi anni e di cui troppo poco si parla in generale, sottrae denaro da altre voci di spesa per il benessere di un paese. Non si tratta di abbandonare paesi in difficoltà, si tratta di adottare politiche coerenti con i nostri principi. Si tratta di finanziare meno le guerre – promuovendo azioni diplomatiche diverse dall’utilizzo massiccio di armi – e aiutare di più le persone a mangiare… in Italia e fuori dai nostri confini.
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Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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