BRICIOLE diBriciole di Vangelo - Avvento - Domenica Gaudete

7 Marzo 2025

Il dramma della storia

Dal Vangelo secondo Matteo

Mt 9,14-15

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».
E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».

Il commento

Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?” (9,14). L’ingenua domanda dei discepoli di Giovanni offre a Gesù la possibilità di annunciare la sua identità e la sua missione: “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro?” (9,15). Lo Sposo richiama le nozze, è l’icona di quell’alleanza che porta a compimento quella che il Dio d’Israele ha già realizzato con il suo popolo. È l’eco delle antiche profezie (Is 61,10; 62, 4-5). Le parole di Gesù sono come un raggio di luce che improvvisamente rischiara il buio della notte ma non allontana definitivamente tutte le ombre che accompagnano la vicenda umana. E difatti subito dopo il Nazareno annuncia che la sua missione troverà una decisa opposizione: “Verranno giorni in cui lo sposo sarà loro tolto” (9,15). La storia è attraversata da tante tragedie ma quella più rovinosa è il rifiuto di Dio. Il verbo togliere va inteso nel suo senso più traumatico, fa pensare alla violenza, possiamo perciò tradurre: “sarà loro strappato”.

Queste parole lasciano intravedere il dramma della croce: l’umanità rifiuta Dio! Ed è quello che avviene anche oggi, in tanti Paesi, anche e soprattutto nel nostro Occidente, talmente orgoglioso delle sue conquiste da ritenere di non aver più bisogno di Dio. Questo dramma è l’oggettiva radice delle tragedie che abbrutiscono la vita dei popoli e che, oggi più che mai, sono fonte di inquietudine. Abbiamo molte ragioni per essere preoccupati. E tuttavia, è proprio quella croce, che apparentemente segna il trionfo del male, la fonte della nostra speranza perché annuncia e comunica l’amore che guarisce e salva: “È Lui che ci renderà liberi per amare come Egli ci ama e per costruire un mondo riconciliato. Perché, su questa Croce, Gesù ha preso su di sé il peso di tutte le sofferenze e le ingiustizie della nostra umanità” (Benedetto XVI, Omelia, 14 settembre 2008). Oggi chiediamo la grazia di vedere in ogni croce un invito a seminare più amore.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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