Movimento per la Vita: il colpo d’occhio dal Ciborio di Pietro

Il 1975 segna una pietra miliare nella storia del Movimento per la Vita Italiano (MpV) con l’apertura del primo Centro di Aiuto alla Vita (CAV) a Firenze. Da allora sono trascorsi esattamente 50 anni e, nell’Anno giubilare per la Chiesa tutta, quale modo migliore per rendere grazie di questi anni, per tutto l’impegno profuso, per le donne e i papà incontrati, per i bambini che sono nati e per quelli che non sono venuti al mondo, se non ritrovarsi ai piedi del Datore della Vita?

In occasione del 50º anniversario del primo CAV, l’8 marzo 2025, la Basilica di San Pietro a Roma ha ospitato una solenne Celebrazione Eucaristica organizzata dal Movimento per la Vita. L’evento ha visto la partecipazione di circa 5.000 volontari provenienti da tutta Italia ma anche dall’Europa e dal mondo, riuniti per celebrare mezzo secolo di impegno nella difesa della vita.

L’appuntamento è stato preceduto da un piccolo pellegrinaggio che si è dispiegato da Piazza Pia fino alla Basilica. Un tempo non marginale della giornata perché ha permesso a ciascuno di ripensare a questi anni di impegno per la vita, ai volti delle donne incontrate, a quanti hanno speso energie e tempo per l’opera della vita e che oggi non ci sono più, ai santi come Madre Teresa, Giovanni Paolo II e tanti altri, testimoni coraggiosi e intrepidi di questi anni ma anche di pregare per quanti ancora oggi non riconoscono il valore e la dignità del bambino non ancora nato.

Durante la celebrazione, è stato letto il Messaggio di Papa Francesco indirizzato al Movimento per la Vita. Il Santo Padre ha espresso la sua gratitudine per l’opera svolta sottolineando l’importanza di «continuare a scommettere sulle donne», offrendo loro sostegno e riconoscimento nella società. «Vi incoraggio a portare avanti la tutela sociale della maternità e l’accoglienza della vita umana in ogni sua fase» scrive il Papa e aggiunge che oggi «c’è ancora e più che mai bisogno di persone di ogni età che si spendano concretamente al servizio della vita umana, soprattutto quando è più fragile e vulnerabile; perché essa è sacra, creata da Dio per un destino grande e bello». Il popolo della Vita presente esprimeva questa varietà: giovani, adulti, bambini e anziani presenti davanti al Ciborio di Pietro. «È bellissimo il colpo d’occhio da qui» ha detto il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano che ha presieduto la celebrazione eucaristica.

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«Siete venuti – ricorda ancora il Papa – da tante parti d’Italia per rinnovare ancora una volta il vostro ‘sì’ alla civiltà dell’amore, consapevoli che liberare le donne dai condizionamenti che le spingono a non dare alla luce il proprio figlio è un principio di rinnovamento della società civile».

«In 50 anni di attività, il MpV ha realizzato oltre un milione di colloqui per la vita, offrendo supporto e consulenza a donne in situazioni difficili. Grazie a questo impegno, sono nati quasi 280.000 bambini che altrimenti non avrebbero visto la luce» ha ricordato Marina Casini nel suo saluto iniziale.

Un momento particolarmente toccante della celebrazione è stata la presenza, nelle prime file della Basilica, di numerose mamme con i loro neonati. Questa immagine ha rappresentato in modo tangibile il frutto dell’impegno del Movimento nel supportare la maternità e la vita nascente, evidenziando la bellezza e la sacralità della vita umana sin dal suo inizio ma anche la gioia e l’entusiasmo della voce dei più piccoli che spesso viene silenziata dal fragore di una cultura mortifera ed efficientistica.

La figura di Carlo Casini, fondatore e storico presidente del MpV, è stata ricordata con affetto e gratitudine durante l’evento. Casini, magistrato e politico italiano, ha dedicato la sua vita alla difesa dei diritti dei più deboli, affermando che «normalmente nell’aborto le vittime sono due: il figlio, ma anche la madre». La sua eredità continua a ispirare l’operato del Movimento, guidando le nuove generazioni nel promuovere una cultura della vita e della solidarietà senza mai dimenticare l’abbraccio unitivo tra la madre e il figlio.

La Celebrazione Eucaristica dell’8 marzo 2025 ha rappresentato un momento significativo per il Movimento per la Vita Italiano perché ha rafforzato certamente la missione di ogni suo membro nel promuovere e difendere la vita in tutte le sue fasi. L’evento ha inoltre sottolineato l’importanza del volontariato e del sostegno alle donne, temi cari sia al MpV che a Papa Francesco, in un contesto di fede e comunità.

Nelle battute finali del suo Messaggio, Francesco ha incoraggiato a continuare l’opera perché: «Le donne devono poter contare sul sostegno dell’intera comunità civile ed ecclesiale, e i Centri di Aiuto alla Vita possono diventare un punto di riferimento per tutti. Vi ringrazio per le pagine di speranza e di tenerezza che aiutate a scrivere nel libro della storia e che rimangono incancellabili: portano e porteranno tanti frutti».




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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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