
11 Marzo 2025
Un impegno che pesa
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 6,7-15
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Il commento
“Voi dunque pregate così” (6,9). La preghiera invita a consegnare con fiducia nelle mani del Padre ogni necessità, sia quelle che riguardano la salvezza di tutti sia quelle relative alla nostra vita. In ogni richiesta che presentiamo al Padre, è nascosto un nostro impegno: non possiamo chiedere che il Nome di Dio sia santificato se non ci impegniamo a farlo anche noi, anzi noi prima degli altri. Non possiamo chiedere il pane se non siamo disposti a condividere le nostre risorse con chi è privo del necessario. E così via. E tuttavia, almeno in modo esplicito, Gesù domanda un solo impegno: “rimetti a noi i nostri debiti come anche [ōs kai] noi li rimettiamo ai nostri debitori” (6,12). Un solo impegno ma di quelli che pesano! Stando al Vangelo, esiste un legame indissolubile tra la richiesta di essere perdonati e l’impegno di perdonare. Quella piccola congiunzione (“come”) ci inchioda alle nostre responsabilità. Stando a questo insegnamento non possiamo accostarci al sacramento della Riconciliazione, se non siamo effettivamente disposti a perdonare di cuore coloro che ci hanno offeso.
È un impegno difficile da mantenere, lo sappiamo. Per questo motivo, dopo aver richiamato la formula orante, l’evangelista sente il bisogno di ripetere la richiesta già contenuta nel testo, come una sorta di memorandum, qualcosa che il discepolo non deve mai trascurare: “Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi” (6,14). Questa parola conferma ed esplicita ulteriormente l’insegnamento precedente. E tuttavia, a giudizio dell’Autore sacro, non è ancora sufficiente, per questo rincara la dose presentando anche l’altra faccia della medaglia, cioè quali sono le conseguenze se veniamo meno alla promessa: “se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe” (6, 14-15). Considerando l’estrema severità di questo ammonimento, oggi chiediamo la grazia di esercitare fedelmente l’arte della misericordia.
Briciole di Vangelo
di don Silvio Longobardi
s.longobardi@puntofamiglia.net
“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.
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