17 Marzo 2025

Dare tutto gratuitamente

Dal Vangelo secondo Luca

Lc 6,36-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Il commento

Date e vi sarà dato” (6,38). Amare e donare sono due verbi che non dobbiamo mai separarsi. Anzi, possiamo dire che l’amore si misura con l’effettiva disponibilità a donare. A pensarci bene l’esistenza di ciascun uomo è radicalmente segnata dal dono. La vita stessa è un dono. È dono anche quello che abbiamo ricevuto dai nostri genitori per arrivare all’età adulta. La coscienza di aver ricevuto tutto gratuitamente, si traduce nella disponibilità a donare tutto. In fondo è questa la sfida della vita. È bene però precisare che il verbo donare può essere declinato in tanti modi. Vi sono quelli che si limitano a dare qualcosa, il minimo indispensabile, giocano al risparmio perché hanno paura di rimanere senza il necessario. E vi sono quelli che accolgono e vivono la vita con generosità, quelli che s’impegnano senza pensare alla fatica che dovranno affrontare, quelli che seguono l’invito dell’apostolo Paolo: “Chi semina scarsamente, scarsamente raccoglierà, chi semina con larghezza, con larghezza raccoglierà” (2Cor 9,6). Per fare della vita un dono senza riserve dobbiamo coltivare e custodire il legame con il Signore Gesù. Solo Lui, che “non è venuto per farsi servire ma per servire e dare la vita” (Mt 20,28), può insegnare e donare la forza e il coraggio di vivere con totalità.

Paolo riassume la sua fede in queste parole: “Ha amato me e ha dato sé stesso per me” (Gal 2,20). Contemplando Colui che ci ha amato fino a dare la vita, siamo spinti a servire il Vangelo con gratuità e generosità. Teresa di Lisieux misura la sua vita con quella di Gesù, la coscienza di essere amata la spinge ad amare senza riserve. Per questo, negli ultimi mesi della sua giovane vita, scrive: “Amare è donare tutto, è donare se stessi” (Perché t’amo Maria, P 54,22). Chi sceglie di amare non calcola e non misura le proprie scelte con quelle che fanno gli altri. Anzi, quanto più vede che tanti cristiani sono tiepidi, tanto più s’impegna a vivere con radicalità. È questa la grazia che oggi chiediamo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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