Serie TV
Che Dio ci aiuti: una serie che alimenta la fiducia nella vita

Screenshot della serie Che Dio ci aiuti (fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/File:Che_Dio_ci_Aiuti_8.png)
Arrivata alla sua ottava stagione, “Che Dio ci aiuti” è una serie televisiva con protagoniste delle suore ed è ambientata, stavolta, non più in convento – come eravamo abituati – ma in una casa-famiglia… Nel cast troviamo Francesca Chillemi e Giovanni Scifoni.
All’inizio, l’ambiente non è dei più allegri: il direttore della casa-famiglia, infatti, interpretato da Giovanni Scifoni, è uno psichiatra rimasto vedovo, che non ha più stimoli, senza la moglie, deceduta in un incidente; è padre di famiglia ma trascura i due figli, lavora tanto, con un volto cupo e un grande disfattismo nel cuore. Alla “casa del sorriso”, così si chiama la struttura, nessuno ride più, finché non arriva suor Azzurra, interpretata da Francesca Chillemi, un uragano di idee, disordinata, impulsiva, ma con un cuore grande.
Spesso guarda più alla sostanza che alla forma e – sin dal momento del suo arrivo – si impegna per ricreare un clima famigliare, a partire dalla tavola, attorno alla quale vuole cercare di riunire tutti, almeno al momento dei pasti. Se all’inizio i suoi tentativi vanno a vuoto, pian piano la tavola inizia a riempirsi davvero, di buon cibo e parole condivise.
Suor Azzura, che in ogni puntata ha un nuovo caso difficile da affrontare, scherza e ascolta, senza giudicare, pensando sempre al bene delle ragazze, che fa sentire accolte e accettate, a prescindere dalle loro falsità, reticenze o scortesie. Tutte coloro arrivano in quel posto hanno una storia dolorosa alle spalle, che spesso le porta ad essere scontrose, ipersensibili, rigide e poco amabili. Azzurra, però, sebbene a volte perda la pazienza, ogni giorno si mette di impegno per tentare nuove vie e far sentire amate quelle “figlie spirituali” fragili e bellissime al tempo stesso.
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Due sono i punti davvero notevoli della serie: il primo è che ci mostra una suora attiva nella carità, che dona la vita senza risparmiarsi, ma, al tempo stesso, è imperfetta. Quante volte i suoi tentativi falliscono, quante volte un buon proposito produce, involontariamente, sofferenza!
Questa suora, però, ha l’umiltà per mettersi in discussione e soprattutto prega. In ogni puntata la vediamo dialogare con il suo Gesù, davanti a un crocifisso, e spontaneamente chiede aiuto.
Un altro punto molto ben riuscito è che si mostra quale tipo di uomo merita una donna. È il caso di Pietro, figlio del direttore, che si innamora di Cristina, un’ospite incinta di uno spacciatore, sedotta e rimasta sola, perché l’ex è in carcere. Cristina ha tanta rabbia dentro e Pietro vuole essere, anzitutto, suo amico. La sostiene con delicatezza e rispetto, la protegge, protegge il bimbo che porta in grembo; e soprattutto le vuole bene, senza cercare nulla in cambio. Insomma, incarna l’autentica virilità.
Per chi avesse il piacere di seguire la serie, va in onda su Rai1 tutti giovedì in prima serata e, per chi si fosse perso le prime puntate può recuperarle su Rai Play.
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