5 Aprile 2025

Quando la pornografia conquista il terreno interiore dei nostri figli devastando…

Non possiamo più parlare di pornografia tout court perché da quando essa ha traslocato sulla Rete, la cultura porno è presente ovunque: nei videoclip, nei reality, nella musica, nella pubblicità, nel cinema. Il porno ha letteralmente invaso ogni ambito della comunicazione mediatica. Dalla televisione al web, dalla pubblicità alla radio, dai giornali ai fumetti tutto richiama continuamente l’immagine erotica con il risultato che il porno è stato quasi totalmente assimilato in ciò che è normale e quindi anche moralmente accettabile. Tuttavia, se è vero che un albero si riconosce dai frutti, basta guardare le conseguenze del porno sui nostri figli per farsi un’idea chiara.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Adolescence qualche tempo fa l’abuso di materiale pornografico in adolescenza sta contribuendo al diffondersi di vissuti di incertezza e preoccupazione per la sessualità dei ragazzi. Quelli che fanno un più intenso ricorso alla pornografia inoltre non solo sembrano andare incontro ad una pubertà precoce, ma più spesso aderiscono a stereotipi di genere e sperimentano aggressività nei rapporti intimi, sia agita che subita.

Non è un segreto che la pornografia dipinge un’immagine irreale della sessualità e della relazione tra i sessi, generando aspettative che non saranno soddisfatte nella vita reale. Se si pensa che con la diffusione di internet i siti porno sono a portata di click anche per un bambino e che alcuni di questi siti hanno circa 92 miliardi di visualizzazioni giornaliere, ci si può rendere conto delle dimensioni del problema tanto più gravi perché sottovalutate.

Oggi la pornografia non è solo un fatto maschile, ma anche femminile. I ragazzi e le ragazze soprattutto adolescenti credono sul serio alle immagini che vedono e restano delusi quando si rendono conto che la realtà è ben diversa. Secondo lo studio commissionato dal Children’s Commissioner e dalla National Society for the Prevention of Cruelty to Children realizzato dalla Middlesex University, metà degli adolescenti intervistati su questi temi (il 53%) ritiene assolutamente realistico il ritratto della sessualità fornito dalla pornografia.

Sulla psiche dei più piccoli poi l’impatto della pornografia è devastante. La pornografia sequestra l’immaginario del bambino senza lasciargli il tempo di sviluppare le proprie immagini, le proprie fantasie. Crea un grande senso di colpa per il fatto di sperimentare una eccitazione sessuale attraverso delle immagini e crea anche una dipendenza, perché l’immaginario non ha avuto il tempo di svilupparsi.

Il ricorso alla pornografia da parte dei bambini e degli adolescenti mette ancora una volta in luce la grande assenza di un’educazione sana alla sessualità. Noi genitori siamo troppo permissivi e sottovalutiamo i rischi. Mettere dei limiti non vuol dire vietare, ma spiegare, parlare e dialogare. Cosa per nulla facile: siamo troppo veloci nei contatti con loro e non dedichiamo il giusto tempo. Non creiamo anche quel clima di fiducia necessario per poter aprirsi. Io ritengo che, quello che posso solo accennare in un breve articolo, sia un argomento centrale nella formazione dei nostri figli. Ma non sarei onesta se non mi chiedessi anche: quanti genitori sono essi stessi schiavi della pornografia? E cosa si fa per aiutare questi genitori anche nelle nostre parrocchie, diocesi?



Il Caffè sospeso...
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Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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