8 Aprile 2025

Omicidio di Ilaria Sula: quelle mani materne che ripuliscono il sangue innocente

Ilaria Sula aveva 23 anni, studiava a Roma ed è stata uccisa dal suo ex-fidanzato. È stata poi messa in una valigia e lanciata in un dirupo a 50 km dalla città. Purtroppo non è la sola vittima di questi giorni intrisi di violenza. Sono momenti di dolore ma anche di profonda riflessione troppo spesso concentrata solo sulla violenza maschile. Abbiamo bisogno di fermarci, di capire davvero quali sono le responsabilità. C’è un gesto drammatico che viene fuori dalla vicenda di Ilaria che mi ha profondamente colpita. Secondo gli inquirenti, tesi convalidata poi dalla confessione, la madre di Mark Samson, omicida di Ilaria, ha ripulito il sangue sparso sulla scena del delitto.

La madre che “ripulisce” il sangue è un’immagine forte. La figura materna, in un gesto tanto disperato quanto estremo, sembra voler rimuovere ogni traccia di colpa, ogni elemento che possa richiamare alla memoria l’orrore dell’omicidio. Ho ripensato a quella scena del film di Mel Gibson, The Passion, dove Maria pulisce il sangue di Cristo, suo figlio, durante la via crucis verso il Golgota. La madre raccoglie il sangue innocente del Figlio. Qui una madre raccoglie il sangue innocente di una figlia uccisa dalle mani del suo stesso figlio. 

La dimensione educativa di questo gesto è inquietante. In una società in cui i genitori sono spesso percepiti come fautori di ogni possibile successo e di ogni felicità per i loro figli, si sta assistendo a un fenomeno per cui il ruolo educativo dei genitori si sta progressivamente trasformando in un’illusoria protezione totale, una sorta di “ripulitura” dei fallimenti e dei disagi. Nel tentativo di evitare che i propri figli affrontino difficoltà, critiche e responsabilità, molti genitori finiscono per allontanare dalla realtà i loro figli, offrendo loro solo un mondo di approvazione incondizionata, senza dare loro gli strumenti necessari per affrontare la vita adulta.

Ripulire il sangue non è solo un atto fisico; è il tentativo di “ripulire” l’anima del figlio, di rimuovere l’impronta indelebile di un crimine che non può essere ignorato. Ma questo non è solo un gesto simbolico: è un segnale di un’incapacità di fare i conti con la realtà, un’incapacità di insegnare ai figli la responsabilità delle proprie azioni. In un mondo dove la performance, l’apparenza e il successo sembrano essere i soli valori condivisi, i genitori rischiano di diventare una sorta di “entità salvifica” che, invece di insegnare, tenta di rimuovere ogni traccia di difficoltà.

Ed è proprio in questo contesto che si inserisce una riflessione coraggiosa sul vero ruolo dell’educazione. Non un’educazione in cui tutti i maschi sono mostri come una certa cultura purtroppo denuncia. Ma che abbia al centro la bellezza della differenza sessuale e l’accettazione della diversità, l’aiuto reciproco, la condivisione reale. E soprattutto la consapevolezza che il male esiste e va evitato e combattuto con sacrificio e amore per la vita. Quando il genitore elimina ogni ostacolo, quando tenta di rimuovere la sofferenza, in realtà sta togliendo ai propri figli la possibilità di maturare, di sviluppare un senso critico e di comprendere che, nella vita, non tutto può essere “ripulito” o rimosso.

Il gesto della madre non è solo un atto di disperazione, ma anche un riflesso di un modello educativo adulto. Una lezione che, purtroppo, arriva troppo tardi, a testimonianza di un fallimento che travalica le mura della famiglia e coinvolge l’intera società. Dobbiamo tornare ad educare tutti. Evitando quelle inutili e sterili campagne di denuncia contro l’uomo barbaro e omicida. E forse onestamente dovremmo ricominciare proprio dalla madre.



Il Caffè sospeso...
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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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