12 Aprile 2025

Catecumeni: segni di speranza in tempi incerti

In un mondo ferito dalle guerre, attraversato da inquietudini economiche e segnato da una profonda solitudine esistenziale, accadono fatti che, seppur silenziosi, parlano con forza: il numero crescente di catecumeni, adulti che chiedono di ricevere il battesimo, è uno di questi segnali. È un fenomeno che coinvolge in Italia la diocesi di Milano, ma anche la Francia – una delle società europee più secolarizzate. Dietro i numeri si celano storie, inquietudini, desideri, e una sete di senso che merita attenzione.

Nella diocesi ambrosiana, alla prossima veglia di Pasqua 89 persone, 54 donne e 35 uomini, riceveranno il battesimo, la cresima e la prima Eucaristia. Un terzo ha meno di 30 anni. È una piccola fioritura spirituale, che cresce silenziosa ma vitale. In Francia, i numeri sono ancora più sorprendenti: oltre 17.800 catecumeni riceveranno il battesimo durante la Veglia pasquale del 2025, ha annunciato la Conferenza episcopale francese (CEF) il 10 aprile. Dietro questa rinascita vi sono anche giovani cresciuti senza alcun legame con la Chiesa, che – proprio per questo – si avvicinano al Vangelo con uno sguardo limpido, non appesantito da abitudini religiose spesso solo di facciata. Cercano una parola definitiva, una direzione, un amore che non deluda.

Ciò che colpisce, più ancora dei dati, è la domanda radicale che li anima. Aveva ragione Papa Benedetto XVI quando nella Porta Fidei del 2011 scriveva che «la fede cresce quando è vissuta come esperienza di un amore ricevuto e quando è comunicata come esperienza di grazia e gioia». È proprio questo, in fondo, che muove tanti nuovi credenti: la scoperta, o la riscoperta, che la fede non è un insieme di norme, ma un incontro che salva.

In un contesto segnato dall’angoscia e dalla precarietà, dal rumore delle armi e dall’incertezza del domani, molti – e in particolare i giovani – cercano una “risposta alta”, che non si accontenti di soluzioni pragmatiche o terapeutiche. Cercano il senso ultimo delle cose, il perché del dolore, la possibilità del perdono, la speranza che non delude.

Dovremmo salutare con gioia queste notizie ma porci anche qualche domanda opportuna perché l’aumento dei catecumeni non è semplicemente una buona notizia statistica. È un segno che la fede deve ritornare a parlare al cuore dell’uomo, là dove abita il desiderio di verità, giustizia, bellezza. Come diceva Papa Benedetto, «solo dove c’è Dio, c’è futuro». E forse è proprio questo che i nuovi battezzandi stanno dicendo – senza slogan, ma con la vita.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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