19 Aprile 2025

Stando in ginocchio

Venite, adoriamo il Signore, crocifisso e sepolto per noi”. La liturgia delle ore oggi inizia con questa antifona che viene ripetuta più volte nel salmo invitatorio. La fede invita a vivere ogni attesa stando in ginocchio, invocando la luce da Colui che può donarla in abbondanza. Il tempo dell’attesa è intriso di inquietudine, a volte anche di paura. Non sappiamo cosa accadrà, non siamo padroni del tempo. Possiamo solo confidare in Dio, Signore della storia. Il tempo dell’attesa è anche quello in cui possono nascere dubbi e perplessità, l’attesa diventa così una palude in cui, poco alla volta, affondano tutte le nostre certezze. Quando ci vede più deboli, il maligno sa come insinuarsi, seminando o amplificando ansie e preoccupazioni. Solo la preghiera custodisce la fede e la fedeltà; e diventa anche una corale supplica di intercessione, come quella che diciamo quando scende la notte: “Difendi, o Salvatore, / dalle insidie del male / i figli che hai redenti / col tuo sangue prezioso” (Inno della Compieta).

Questo invito riguarda tutti ma in modo particolare interpella i consacrati, i primi testimoni della vita orante della Chiesa. La loro preghiera non sostituisce quella degli altri battezzati perché ognuno è chiamato a stare dinanzi a Dio, ma diventa intercessione per quelli che non sanno stare in ginocchio e per tutti coloro che non sanno più cosa significa celebrare la Pasqua. Negli ultimi mesi della sua vita Teresa di Lisieux si trova immersa nella più grande oscurità, vive una misteriosa notte interiore che lei stessa descrive così: “Egli permise che l’anima mia venisse invasa dalle tenebre più fitte, e che il pensiero del Cielo, già per me così dolce, non fosse più che una ragione di lotta e di tormento” (Ms C, 5v). Una voce interiore le sussurra che i suoi grandi desideri non sono altro che illusioni: “Avanza, avanza! Rallegrati della morte che ti darà, non ciò che speri, ma una notte ancora più profonda: la notte del nulla!” (Ms C, 6v). Una prova resa ancora più dura dalla tubercolosi che in quegli stessi mesi consuma il suo corpo. Un lungo sabato santo. La Santa esce vittoriosa perché si abbandona con fiducia al suo Gesù, mai dubitando del suo amore. Viviamo questo giorno con lo sguardo rivolto al Signore, desiderosi di accogliere nuovamente la sua luce e pronti a rinnovare l’eccomi della fede.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

ANNUNCIO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.