Papa Francesco: “La Trinità è presente nel tempio della comunione matrimoniale”

6 Maggio 2025

Tutto è ormai pronto per l’inizio del conclave, che inizierà mercoledì 7 maggio. Mentre viviamo con trepidazione e fiducia questi ultimi giorni di attesa, prima di accogliere il prossimo successore di Pietro, vogliamo continuare ad attingere dal pensiero di Papa Francesco, in particolare per quanto riguarda il matrimonio sacramento. Per lui, l’amore coniugale, era la “più grande amicizia”.

L’amore dei coniugi racchiude in sé anche due dimensioni fondamentali della loro coniugalità: «L’amore che unisce gli sposi, santificato, arricchito e illuminato dalla grazia del sacramento del matrimonio, è un’unione affettiva, spirituale e oblativa, che raccoglie in sé la tenerezza dell’amicizia e la passione erotica» (Al, 120).

Il testo di Amoris Laetitia introduce una prospettiva fondamentale della spiritualità coniugale: l’amicizia con Dio (recante i caratteri delle nozze con Dio) che, in passato, era pensata come un’esperienza riservata solo ai vergini, non sposati. Esistono tuttavia testimonianze di questa dimensione nelle vicende terrene di coppie di sposi del passato. Abbiamo, ad esempio, tracce di questo amore di amicizia nella vita dei Santi Luigi e Zelia Martin. Luigi in una lettera, dell’8 ottobre 1863, indirizzata alla moglie Zelia si rivolge alla sua sposa chiamandola «Cara amica» e termina la lettera con queste parole: «Tuo marito e vero amico, che t’ama per la vita».

Ecco perché papa Francesco afferma: «L’amore coniugale è la “più grande amicizia”. È un’unione che possiede tutte le caratteristiche di una buona amicizia: ricerca del bene dell’altro, intimità, tenerezza, stabilità e una somiglianza che si va costruendo con la vita condivisa» (Al, 123).

Qualunque amore vero ci apre al tutto, perché ci lega alla totalità della realtà attraverso quella parte di essa che è da noi particolarmente amata.

Chi ama, dunque, desidera unire interiormente a sé l’amato. Gli sposi possono amare di questo amore quando vedono nell’amato la presenza del Mistero di Dio e ciò li conduce ad un amarsi totalmente: di mente, anima e corpo; tra loro e verso Dio. Una vera e propria Ascesi che poggia le sue basi sull’amore di amicizia.

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«Il matrimonio è un’amicizia che comprende le note proprie della passione (…) Questa peculiare amicizia tra un uomo e una donna acquista un carattere totalizzante che si dà unicamente nell’unione coniugale» (Al, 125).

L’ascesi che si poggia sull’amore di amicizia apre le porte alla Mistica coniugale la grande novità portata da papa Francesco che troviamo al numero 316 dove si legge: «Pertanto, coloro che hanno desideri spirituali profondi non devono sentire che la famiglia li allontana dalla crescita nella vita dello Spirito, ma che è un percorso che il Signore utilizza per portarli ai vertici dell’unione mistica. (…) Una comunione familiare vissuta bene è un vero cammino di santificazione nella vita ordinaria e di crescita mistica, un mezzo per l’unione intima con Dio».

E ancora al numero 314 si legge: «Abbiamo sempre parlato della inabitazione di Dio nel cuore della persona che vive nella sua grazia. Oggi possiamo dire anche che la Trinità è presente nel tempio della comunione matrimoniale. Così come abita nelle lodi del suo popolo (cfr Sal 22,4), vive intimamente nell’amore coniugale che le dà gloria».

Tutto ciò senza dimenticare la fragilità umana: ecco la prospettiva che non era messa in opportuno risalto da chi già prefigurava queste realtà negli anni di san Giovanni Paolo II. Questo “tocco di concretezza” è un contributo peculiare di Francesco. Ecco perché al numero 325, a conclusione di Amoris Laetitia, ritroviamo un incoraggiamento a tutte le famiglie: «Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa».




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Assunta Scialdone

Assunta Scialdone, sposa e madre, docente presso l’ISSR santi Apostoli Pietro e Paolo - area casertana - in Capua e di I.R.C nella scuola secondaria di Primo Grado. Dottore in Sacra Teologia in vita cristiana indirizzo spiritualità. Ha conseguito il Master in Scienze del Matrimonio e della Famiglia presso l’Istituto Giovanni Paolo II della Pontificia Università Lateranense. Da anni impegnata nella pastorale familiare diocesana, serve lo Sposo servendo gli sposi.

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