Carlo Acutis

Carlo Acutis raduna le folle, anche in Sicilia

Riportiamo un viaggio in Sicilia, vissuto da Cecilia Galatolo, autrice del nostro magazine. Un viaggio ricco di incontri e di feedback che donano speranza, un’occasione per sperimentare che Cristo è vivo e che continua a operare attraverso gli umili operai della sua messe e mediante le relazioni che viviamo.

Carlo Acutis raduna le folle. Così è stato anche a Comiso, in provincia di Ragusa, il 2 maggio scorso, dove la chiesa di Santa Maria delle Stelle si è riempita di persone di ogni età, venute per ascoltare la storia di questo giovane innamorato dell’Eucaristia. 

Cecilia Galatolo, autrice di alcuni libri dedicati al prossimo santo – tra cui uno edito con Punto Famiglia, dal titolo “Raccontami di Carlo…” – ha spiegato come la sua storia personale e di scrittrice si sia intrecciata a quella del futuro santo milanese, nato nel 1991 e morto nel 2006, e ha offerto aneddoti sulla vita del “patrono di Internet”, così denominato per la sua passione e genialità nell’ambito dell’informatica.

Ha raccontato della fede autentica di Acutis, vissuta sin dall’infanzia; una fede profonda, che si trasformava in opere di amore concerete e che ha contagiato, convertendoli, persino i genitori. Prima di imparare da Carlo l’amore per Gesù, infatti, vivevano lontani dalla Chiesa e dai sacramenti.

A loro, inoltre, quel giovanissimo figlio unico di famiglia ricchissima, ha insegnato il distacco dai beni materiali e l’umiltà. Carlo mostrava insofferenza per gli eccessi, per la vanità, per lo sfarzo e donava per primo tutto quello che poteva ai poveri. La sua paghetta era quasi interamente donata a chi più aveva bisogno.  

Durante la conferenza, si è trattato un tema profondamente caro a Carlo e sul quale si era tanto documentato in vita, essendo legato particolarmente a Gesù Sacramento: quello dei miracoli eucaristici. Mediante questi racconti, documentati nel sito www.miracolieucaristic.org, i presenti hanno potuto sentire la chiamata di Carlo ad accogliere il cuore di Cristo vivo, che batte in ogni tabernacolo del mondo e che entra in noi in ogni comunione, e a diventare santi nella vita di tutti i giorni: a scuola, in casa, al lavoro.

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Cecilia ha poi incontrato, nella data del 3 maggio, i bambini dell’oratorio in una parrocchia a Tremestieri (Catania), dove ha spiegato ai piccoli e attentissimi presenti e alle loro catechiste, che Carlo aveva un migliore amico, che tutti possono scegliere: Gesù. Ha spiegato come Acutis intendeva il sacramento della confessione, ovvero come l’occasione per l’anima di volare in alto come una mongolfiera, e cosa pensava del dono era l’Eucaristia, definita dal prossimo santo “l’autostrada per il Cielo”. Sono stati narrati alcuni episodi in cui Carlo si è messo al servizio dei poveri, soprattutto nella stazione della sua città, dove portava pasti caldi, sacchi a pelo, o in ospedale, dove andava a trovare i più dimenticati. 

Subito dopo, l’incontro è proseguito con i genitori dei ragazzi dell’oratorio, durante il quale si sono affrontati i dieci comandamenti dalla prospettiva della famiglia, attraverso il libro “Genitori sta a noi. Dieci passi per vivere meglio in famiglia” (Mimep Docete).

Infine, nella mattinata di domenica 4 maggio, durante un evento organizzato dal Family Party di Catania, Cecilia ha raccontato come è nata la sua vocazione al matrimonio e quale grande dono sia stato per lei scoprire la Teologia del corpo di San Giovanni Paolo II. In questa occasione, accanto al libro per i genitori sopracitato, ha presentato anche “Voglio donarmi completamente a te”, edito con Punto Famiglia.

Tanti i riscontri positivi, in una terra calda, che ha accolto Cecilia e la sua famiglia in un abbraccio che andava da Catania ai confini di Ragusa. Quattro giorni di sole, di mare, di viste mozzafiato, di cielo limpido e di monumenti che parlano da soli; giorni segnati dallo scambio di esperienze, da incontri significativi e da parole che edificano. Un viaggio ricco e un’occasione per sperimentare che Cristo è vivo e continua a operare attraverso gli operai della sua messe. Giorni alla presenza del Risorto, che si fa riconoscere soprattutto attraverso le relazioni di sorellanza e fratellanza che instauriamo nel Suo Nome.




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