Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

16 Maggio 2025

Restando aggrappati al Signore

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 14,1-6

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Nella casa del Padre mio vi sono molte dimore. Se no, vi avrei mai detto: “Vado a prepararvi un posto”? Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi. E del luogo dove io vado, conoscete la via».
Gli disse Tommaso: «Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo conoscere la via?». Gli disse Gesù: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».

Il commento

Io sono la via, la verità e la vita” (14,6). Queste parole sono determinanti per definire l’identità di Gesù, tanto più che sono inserite in un brano in cui risplende l’assoluta centralità di Gesù nella storia dell’umanità. A rafforzare il senso di quest’annuncio, l’evangelista riporta queste parole: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (14,6). Non c’è spazio per gli equivoci, per quelle letture teologiche che, in nome del dialogo interreligioso, tendono ad annacquare il ruolo salvifico di Cristo e, di conseguenza, la missione della Chiesa. Commentando le parole di Gesù sant’Agostino afferma: “E noi dove andiamo, se non a Lui? e per quale via camminiamo, se non attraverso di Lui?” (Commento al Vangelo di Giovanni, 69,2). La certezza che è Gesù la Via, l’unica che conduce al Padre, delinea anche il compito principale della Chiesa: far risplendere la Parola che manifesta il vero volto di Dio e l’identità dell’uomo; e donare a tutti la vita mediante la grazia dei sacramenti.

La coscienza di essere discepoli del Dio fatto uomo non alimenta alcuna forma di orgoglio ma ci carica di una più grande responsabilità. Non ci sentiamo come quello che stanno al sicuro e guardano dall’alto in basso tutti gli altri, quelli che non hanno conosciuto o non hanno accolto Cristo. Al contrario, abbiamo la responsabilità di mostrare con i fatti che il cristianesimo è via, verità e vita. Non basta ripetere a parole che Gesù è l’unico Salvatore, dobbiamo mostrarlo in modo da far venire anche agli altri la voglia di diventare cristiani. Testimoniare la centralità di Cristo significa fare del Vangelo la luce che rischiara ogni scelta della vita. E quando, i giorni dell’esistenza sono avvolti dalle ombre e la miseria umana ci fa disperare, non ci arrendiamo perché, restando aggrappati al Signore, siamo certi di non smarrire la via che conduce alla vita. Affidandoci alla Vergine Maria, chiediamo la grazia di custodire la fede in Gesù, via, verità e vita.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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