Briciole di Vangelo - Tempo di Pasqua

17 Maggio 2025

Le grandi opere di Dio

Dal Vangelo secondo Giovanni

Gv 14,7-14

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto».
Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta».
Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse.
In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.

Il commento

In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi” (14,12). L’annuncio del tradimento ha generato nei discepoli un palpabile turbamento (14,1). Gesù li rassicura e promette che faranno cose più grandi di Lui. Lui solo è in grado di aprire le fonti della vita e di comunicare la grazia che salva; ma la sua opera rappresenta solo l’inizio di un’avventura che accompagna tutta la storia umana. Spetta ai discepoli continuare la missione. Le parole di Gesù sono introdotte dalla formula abituale che veste di autorità la promessa, come se dicesse: “Fidatevi di me!”. L’attività di Gesù è rimasta confinata in un piccolo territorio ed ha coinvolto un gruppo di persone piuttosto limitato. D’ora in poi, grazie a coloro che crederanno in Lui, l’opera salvifica raggiunge ogni angolo della terra. Nelle parole di Gesù possiamo intravedere un orizzonte storico e geografico sempre più vasto.

Grande tu sei e compi meraviglie: tu solo sei Dio” (Sal 86,10), annuncia il salmista. “La destra del Signore ha fatto prodezze”, leggiamo in un altro salmo (Sal 118,16). Dio solo può fare prodigi. Gesù invece annuncia ai discepoli che la fede li rende capaci di partecipare all’opera di Dio e dona la grazia di compiere cose più grandi di Lui. Non dobbiamo solo pensare ai miracoli, che accompagnano la vita della Chiesa. Anche la vita più semplice, se condita di fede, arricchisce la storia della salvezza. È questa la fede che dobbiamo coltivare: ci basta sapere di essere strumenti della grazia. Non dobbiamo chiedere altro. Non dobbiamo chiedere neppure di vedere i frutti perché un tale desiderio, per quanto sincero e motivato, rischia di alimentare l’orgoglio e di dare spazio alla delusione. È veramente povero chi s’impegna a fare tutto senza pretendere di vedere nulla perché si fida di Dio e consegna a Lui ogni desiderio. Alla Vergine del Magnificat che canta le grandi opere di Dio, chiediamo la grazia di seminare con gioia il Vangelo.



Briciole di Vangelo

di don Silvio Longobardi

s.longobardi@puntofamiglia.net

“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.


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Silvio Longobardi

Silvio Longobardi, presbitero della Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, è l’ispiratore del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus. Esperto di pastorale familiare, da più di trent’anni accompagna coppie di sposi a vivere in pienezza la loro vocazione. Autore di numerose pubblicazioni di spiritualità coniugale, cura per il magazine Punto Famiglia la rubrica “Corrispondenza familiare”.

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