
22 Maggio 2025
Tutto quel che serve
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 15,9-11
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore.
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.
Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena».
Il commento
“Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi” (15,9). Queste parole sono un efficace riassunto di tutta la rivelazione biblica. Gesù si presenta come Colui che consegna all’umanità l’amore che eternamente riceve del Padre. Quest’amore plasma e riveste di luce divina la nostra vita. Dal momento che il Figlio ci ama con la stessa misura che riceve dal Padre, siamo a posto, abbiamo tutto il necessario per vivere e anche più di quel che serve. L’amore di Dio è infinito ed è sorgente inesauribile di grazia. È un amore gratuito e incondizionato, non dipende da ciò che noi facciamo. È un amore che precede e accompagna ogni nostra scelta, vivifica i pensieri e gli affetti del cuore. Possiamo dunque ripetere le parole del salmista: “Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla” (Sal 23,1).
L’uomo ha bisogno di tante cose ma non può vivere senza amore. E non può amare, se non riceve amore. Abbiamo assolutamente bisogno di quest’amore perché è il soffio che ci dà vita (Gen 2,7). Il salmista dice che se Dio nasconde il suo volto, le creature muoiono e ritornano nella polvere (Sal 104,29). È questa la condizione umana se venisse a mancare l’amore di Dio. Per questo Gesù aggiunge: “Rimanete nel mio amore” (15,9). Non è affatto scontato, in apparenza nessuno rifiuta l’amore. In realtà avviene piuttosto frequentemente, come spiega sant’Agostino: “Ci sono due amori: quello del mondo e quello di Dio; se alberga in noi l’amore del mondo, non potrà entrarvi l’amore di Dio. Si tenga lontano l’amore del mondo e resti in noi l’amore di Dio. Se prima amavi il mondo, ora non amarlo più; se saziavi il tuo cuore con gli amori terreni, dissetati ora alla fonte dell’amore di Dio, e incomincerà ad abitare in te la carità, dalla quale nessun male può derivare” (Commento alla 1Gv, 2,8). Se custodiamo l’amore di Dio, niente ci fa paura di nulla, come assicura il salmista: “Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me” (Sal 23,4). La Vergine Maria ci aiuti a camminare con fiducia nei sentieri di Dio.
Briciole di Vangelo
di don Silvio Longobardi
s.longobardi@puntofamiglia.net
“Tutti da Te aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno”, dice il salmista. Il buon Dio non fa mancare il pane ai suoi figli. La Parola accompagna e sostiene il cammino della Chiesa, dona luce e forza a coloro che cercano la verità, indica la via della fedeltà. Ogni giorno risuona questa Parola. Ho voluto raccogliere qualche briciola di questo banchetto che rallegra il cuore per condividere con i fratelli la gioia della fede e la speranza del Vangelo.
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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).
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