EDUCAZIONE IN FAMIGLIA
Onora suo padre, sua madre: i figli vedono rispetto tra noi genitori?

Il quarto comandamento recita: “Onora tuo padre e tua madre”. Se lo leggiamo dalla prospettiva del genitore può diventare: “Onora suo padre, sua madre”: ovvero, davanti a tuo figlio rispetta sempre l’altro genitore, perché il bambino soffre di ogni denigrazione rivolta a uno dei genitori. I pedagogisti affermano, inoltre, che l’educazione dovrebbe il più possibile seguire un binario condiviso.
Durante un incontro nella scuola dei miei figli, una pedagogista ci ha invitato a non minare la stima che i figli nutrono istintivamente per entrambi i genitori.
Padre e madre dovrebbero riconoscere valore l’uno all’altra. Certamente possono esserci differenze e diverbi, uno dei due genitori rappresenterà di più “la regola”, l’altro sarà più “la coccola”; sebbene entrambi diano regole e accolgano senza condizioni i propri figli, il primo rappresenterà maggiormente il limite, l’altro manifesterà di più comprensione e tenerezza.
I figli, tuttavia, devono sapere che i genitori procedono nell’unità di intenti.
Occorre, quindi, stipulare una vera alleanza educativa, evitare frasi denigratorie, rimproveri “pubblici” su quello che l’altro genitore ha fatto con il figlio. Padre e madre sono chiamati a fare squadra e a confrontarsi quanto più possibile privatamente (e sicuramente spesso!) per fare il punto della situazione e dialogare se non sono d’accordo su qualcosa.
I figli hanno bisogno di vedere che abbiamo le idee chiare, almeno sui punti essenziali
Se necessario, i genitori possono scrivere insieme i punti su cui sono assolutamente d’accordo e negoziare su altri. lo scopo è raggiungere una linea guida quanto più possibile comune, sebbene ciascuno resterà caratterialmente diverso e avrà un approccio diverso.
I figli sanno che i genitori sono differenti, forse uno dei due è più “morbido” e l’altro più “rigido”, ma hanno bisogno di vedere che i genitori sanno cosa è bene per loro e che sono d’accordo sulle questioni fondamentali. Oltre che di regole (chiare e fisse), hanno bisogno di vedere che la regola è condivisa. Una regola stabilita armoniosamente dai genitori dona sicurezza al figlio. Mentre vedere dei genitori costantemente in disaccordo su come crescerlo acuirà le insicurezze e le fragilità. Il bambino si chiederà: “Se nemmeno loro, che sono grandi, che si sono scelti per farmi nascere, che devono prendersi cura di me, sanno cosa è meglio, come posso saperlo io? Chi ha ragione, tra mamma e papà?”. Dover scegliere da quale parte stare, a quale genitore obbedire, genera una confusione che dobbiamo il più possibile risparmiare ai nostri figli.
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Oltretutto, i bambini, vedendo litigare spesso i genitori per la sua educazione, temono di essere la causa, si sentono sbagliati, si sentono in colpa. Vengono appesantiti, quando non è certo sulle loro spalle che deve cadere la nostra incapacità di dialogo e di negoziazione.
E se ci sono situazioni critiche?
Quanto affermato finora può essere difficile da vivere quando due genitori, ad esempio, non stanno più insieme, o quando uno dei due ha sbagliato e sbaglia molto nella sua veste di educatore.
Ci sono genitori che perdono addirittura la patria potestà. Come si fa ad onorare il padre o la madre di un figlio, quando il primo a non meritare fiducia e stima è il genitore?
In questo caso, un ottimo punto di partenza è non fomentare l’odio verso quella persona, che pure sta sbagliando.
L’odio non è mai sano, anche quando avrebbe delle giustificazioni. Una regola d’oro, che dovrebbe valere per tutti i genitori è questa: “Mai parlare male dell’altro genitore”.
I figli soffrono terribilmente per le parole ingenerose che vengono rivolte al proprio genitore, che sia una persona matura e amorevole o che sia assente e, effettivamente, poco capace di prendersi cura.
Ogni situazione è sé e, qualora lo si ritenga opportuno, dato che è impossibile generalizzare e comprendere ogni singolo caso, meglio farsi aiutare da chi capisce il mondo del bambino, il suo modo di cogliere e imparare la realtà.
Personalmente, due incontri con la pedagogista della scuola mi hanno mostrato quanto cammino ho ancora da fare come madre e quanto, più o meno inconsapevolmente, mi ritrovi spesso a sbagliare. Mi ha donato nuovi orizzonti, nuovi spunti, nuovi obiettivi. Nessuno si salva da solo e nessuno basta a sé stesso. Ritenersi sempre imperfetti e in cammino è l’unico modo per crescere, anche come genitori.
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1 risposta su “Onora suo padre, sua madre: i figli vedono rispetto tra noi genitori?”
Complimenti per il suo bellissimo articolo! Mi piace commentare con un mio articolo su un giornale locale di Ischia che descriveva le famiglie di tanto tempo fa (ho quasi 80 anni!) e che purtroppo non esistono più. Grazie.
Le Mamme credo che siano il più bel regalo che il Signore ci ha fatto e illuminano la nostra vita come il Sole e le Stelle. Il cordone ombelicale che da lei ci porta calore e nutrimento e che viene tagliato alla nascita, in realtà è sempre presente e attivo e operativo (anche se invisibile) per tutta la vita e anche oltre. Ho già scritto e mi piace riaffermare che quello che manca al mondo moderno sono proprio le Mamme e infatti le nascite sono drasticamente diminuite e quelle poche Mamme rimaste sono costrette a stare più tempo a lavorare fuori che in casa ad educare i figli e forse è per questo che i ragazzi di oggi sono un po’ sbandati e senza guida. Insomma i Genitori di una volta erano come i due binari che accompagnavano i figli nella crescita: la Mamma era la tenerezza e l’amore e il calore della casa e il Papà era invece il capofamiglia che dettava e faceva rispettare le regole e infatti se ti comportavi male la minaccia di tua madre era sempre la stessa “stasera racconto tutto a tuo padre e chissà che succede” e invece poi ti perdonava e non diceva niente. Lei ti insegnava i comportamenti fondamentali per vivere bene e rispettare gli altri, anche con rimproveri e con qualche schiaffo (che in realtà era quasi una carezza) e forse questo è uno dei motivi principali se sono aumentate le risse e i delitti e le guerre. Ho già scritto e confermo che essere chiamati Maestro, o Avvocato o Professore è davvero piacevole e gratificante ma essere chiamati “Mamma” supera largamente tutti gli altri titoli e credo che sia la parola più bella del Mondo.
P.S. Sono certo che tutte le Mamme stanno in Paradiso e perciò per poterle riabbracciare dobbiamo comportarci bene su questa Terra, ricordando i loro insegnamenti e preferendo l’Amore e non l’odio la Pace e non la guerra.