GENITORI E FIGLI

Rapporti disfunzionali tra genitori e figli: come riconoscerli?

padre e figlio

Cresce interiormente chi si lascia assillare dal dubbio di non avere sempre ragione, chi ascolta altri al di fuori di sé stesso, perché cerca continuamente la verità senza pretesa di aver già tutto ciò che gli serve. Anche per un genitore vale questo. Siamo capaci di farci degli esami di coscienza, di riconoscere i nostri errori ed imparare da essi?

Un genitore può amare immensamente il proprio figlio o la propria figlia e, al tempo stesso, innescare con lui, con lei, delle dinamiche disfunzionali. Ognuno di noi ha dentro di sé delle ferite nell’affettività, più o meno profonde, che lo porta o la porta ad amare in maniera non sempre libera, consapevole, matura.

La sfera dell’affettività, poi, è condizionata dai modelli che si sono ricevuti, soprattutto nell’infanzia. Si impara ad amare guardando altri amare: non sempre gli esempi sono stati brillanti e del tutto positivi. 

Cosa fare, dunque? Siamo “costretti” ad amare come abbiamo visto fare o possiamo scegliere di lavorare su noi stessi, per vivere un amore sempre più sano, pure in mezzo a limiti e fatiche relazionali, che ci accompagnano?

In questa sede non affrontiamo la questione dal punto di vista psicologico, ma partendo dalla Parola di Dio. Esistono dieci parole di Dio sempre universalmente valide, che ci riguardano, oggi come ieri.

I Dieci comandamenti dalla prospettiva dei genitori

Provate a leggere i Dieci Comandamenti dalla prospettiva dei genitori. 

Che cosa significa “Non avrai altro Dio al di fuori di me”? 

Molte volte, i figli diventano idoli, la fonte primaria del nostro appagamento. Vorremmo che ci dessero soddisfazioni e gioie, mentre, quando non si comportano come vorremmo, diventano causa di una infelicità profonda. Il primo comandamento ci suggerisce: “I figli non sono appendici dei genitori. Sono doni di Dio, non siano il vostro Dio!”.

E ancora: “Non nominare il nome di Dio invano”. Come preghi per tuo figlio, tua figlia? Chiedi al Signore che si realizzi nella sua unicità, o pretendi che Dio realizzi le tue aspettative? Nel secondo caso, lo stai pregando invano. Sono i piani di Dio, non i tuoi, che devono compiersi sulla vita del ragazzo, della ragazza. 

Leggi anche: Onora suo padre, sua madre: i figli vedono rispetto tra noi genitori?

Ogni comandamento può essere letto sotto questa lente di ingrandimento. Perché non provate a farlo come esercizio? Si può, cioè, riflettere su come ognuno di essi vi parli esattamente nella vostra condizione di padre, madre, coppia genitoriale. I comandamenti ci danno luce su quanto stiamo amando nella libertà i nostri figli e dove, invece, possiamo crescere per amarli sempre di più “alla maniera di Dio”.

L’umiltà necessaria per cambiare se è necessario

La Parola di Dio ci scomoda, ma solo a patto che la lasciamo agire e scavare dentro di noi. Il frutto che darà nella nostra vita sarà direttamente proporzionale alla disponibilità di accoglierla. 

Per usare un’espressione del noto sacerdote romano don Fabio Rosini, l’arte di guarire da situazioni relazionali sbagliate o complicate ha alla base l’atteggiamento dell’umiltà. È quello di chi si lascia scomodare nella propria sapienza. 

In altre parole, cresce nell’amore e progredisce solo chi si lascia assillare dal dubbio di non avere sempre ragione, chi ascolta altri al di fuori di sé stesso, non perché passa da una bandiera all’altra con il vento, ma perché cerca continuamente la verità senza pretesa di aver già tutto ciò che gli serve.

Anche per un genitore vale questo: siamo tutti in cammino, si migliora e si matura. Come? Non sentendosi impeccabili e già arrivati, ma facendo veri e propri esami di coscienza, riconoscendo i propri errori per imparare da essi.
Per approfondire tematiche legate alla responsabilità genitoriale: Cercasi genitori




Aiutaci a continuare la nostra missione: contagiare la famiglia della buona notizia

Cari lettori di Punto Famiglia,
stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

CONTINUA A LEGGERE



Cecilia Galatolo

Cecilia Galatolo, nata ad Ancona il 17 aprile 1992, è sposata e madre di due bambini. Collabora con l'editore Mimep Docete. È autrice di vari libri, tra cui "Sei nato originale non vivere da fotocopia" (dedicato al Beato Carlo Acutis). In particolare, si occupa di raccontare attraverso dei romanzi le storie dei santi. L'ultimo è "Amando scoprirai la tua strada", in cui emerge la storia della futura beata Sandra Sabattini. Ricercatrice per il gruppo di ricerca internazionale Family and Media, collabora anche con il settimanale della Diocesi di Jesi, col portale Korazym e Radio Giovani Arcobaleno. Attualmente cura per Punto Famiglia una rubrica sulla sessualità innestata nella vocazione cristiana del matrimonio.

ANNUNCIO


ULTIMI COMMENTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Per commentare bisogna accettare l'informativa sulla privacy.