IL TEMPO DEL FIDANZAMENTO
Unire prima i cuori e poi i corpi: due fidanzati raccontano la scelta della castità

“Quello che stiamo facendo è realizzare la perfetta unione dei cuori e delle anime secondo verità, così, quando potremo esprimere tutto ciò anche con il corpo, ogni gesto sarà veritiero”, spiegano due fidanzati che hanno scelto la castità. Affermano, poi: “Vogliamo essere una piccola luce con il nostro fidanzamento cristiano e vogliamo comunicare il gusto di questo cammino”. Segue l’intervista ad Eleonora e Alessandro.
Da quanto siete fidanzati e come vi siete conosciuti?
Siamo fidanzati da quasi sei anni, ad agosto prossimo festeggeremo sei anni insieme. Da marzo scorso scriviamo alcuni articoli sul fidanzamento cristiano sul blog Matrimoniocristiano.org perché riteniamo che questo sia un cammino che porta alla felicità e alla piena realizzazione. Ho conosciuto Alessandro in chiesa, quando, un giorno, arrivò per sostituire l’organista abituale. Prima di allora non lo avevo mai visto, perché siamo di due paesi diversi, seppur vicini. Io svolgevo il servizio di catechista lì. Avevamo entrambi sui vent’anni, oggi io ne ho 26, mentre Alessandro 27 compiuti da poco, ma siamo dello stesso anno. Ci siamo accompagnati in questi anni nel raggiungere i traguardi universitari e di lavoro. Attualmente io ho iniziato da pochissimo a lavorare, mentre Alessandro sta finendo gli studi e lavora anche.
Quando avete scelto il cammino della castità? È stata una scelta condivisa fin dall’inizio?
Entrambi siamo credenti e da questo deriva la volontà di vivere un fidanzamento secondo gli insegnamenti della Chiesa Cattolica. Per avere la grazia di incontrare una persona che potesse desiderare questo tipo di fidanzamento ci siamo affidati a Dio nella preghiera. Vorrei dire ai gentili lettori che chi desidera incontrare la persona che il Signore ha pensato per lui/lei deve pregare con fiducia e il Signore concederà questo secondo il bene della persona e se questa è la sua vocazione. Quindi, sì, la scelta di un fidanzamento casto è stata condivisa fin da subito. Non avremmo potuto accettare altrimenti.
Cosa spaventa di più di questa scelta?
Vivere la castità nel fidanzamento non fa paura, anzi, toglie pian piano tutte le paure, perché dando valore al dialogo, alla tenerezza e alla preghiera insieme si impara non solo a comprendere i nostri punti critici da migliorare, ma anche ad amare davvero la persona che abbiamo accanto. Cadono tutti i paraocchi, si sciolgono i nodi, vediamo chiaramente. Chi sceglie invece di vivere un fidanzamento con l’aspetto della sessualità prima del matrimonio molte volte non vede chiaramente né sé stesso né l’altro e poi arrivano i problemi. Vivere un fidanzamento cristiano è come fare “l’assicurazione”, ecco perché non c’è alcun bisogno della “prova” della convivenza. Qualche volta si può sperimentare maggior fatica, ma sappiamo che questo vale, vale tutto. Del resto senza sacrificio non si ottengono le cose più belle. Se proprio dobbiamo indicare una “paura” potremmo dire che sappiamo quando inizia il fidanzamento, ma non quanto durerà per arrivare al matrimonio, perché questo dipende anche dalle circostanze di studio e lavoro.
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C’è chi definisce la castità un limite esagerato… Perché non siete d’accordo?
Come già detto anche nella risposta precedente, la castità non è un limite, diremmo il contrario piuttosto. Ci fa abbattere i nostri limiti e ci aiuta ad aprire il cuore e soprattutto l’anima verso la grandezza teologica del matrimonio sacramento e a desiderarlo con piena consapevolezza. Ovviamente, quanto abbiamo esposto diventa assurdo, se visto con gli occhi di una persona non credente o cristiana ma non praticante, perché essa non ha la forza necessaria per poter fare questa scelta, né può probabilmente capire il senso di tutto ciò. Senza fede non è possibile, né si riesce a capire il perché probabilmente. Questa decisione la si può portare avanti solo con Gesù accanto a noi, non senza, mai senza.
Qualcuno si chiede: perché dei giovani innamorati dovrebbero aspettare anni per vivere il gesto più naturale del mondo?
Il tempo è un dono, il tempo ben vissuto ci rende persone migliori. Questo è particolarmente vero nel fidanzamento cristiano, dove, anche se passano gli anni, mentre ci aiutiamo a realizzare studi e lavoro come basi per la nostra famiglia, ci rendiamo conto che non siamo mai gli stessi di ieri, c’è un’evoluzione dinamica della nostra personalità singola che si modella anche in coppia. È già questo un anticipo di matrimonio, in un certo senso. Chi è buon osservatore noterà che le coppie che non vivono la castità tendono maggiormente a diventare “sterili”: egoismi vari, no figli, prima le mie necessità e poi le sue, maggior chiusura nel donarsi. Quello che stiamo facendo è realizzare la perfetta unione dei cuori e delle anime secondo verità, così, quando potremo esprimere tutto ciò anche con il corpo ogni gesto sarà veritiero e confermeremo il nostro poterci offrire come dono totale all’altro. Questo dono chiede la presenza dello Spirito Santo nel matrimonio, che solo può realizzare l’unità di due che saranno uno! Senza sacramento non possiamo fare il passo successivo, dunque.
Perché aspettare proprio il matrimonio?
Grazie a Dio, ormai siamo vicini al nostro “sì” e di questo siamo molto felici. Anche i fidanzamenti cristiani hanno un punto di arrivo, prima o poi. Vorrei rispondere a questa domanda con le parole di Gesù: «In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. (Mt 5,13-16.)» Vogliamo essere una piccola luce con il nostro fidanzamento cristiano e vogliamo comunicare il gusto di questo cammino, un cammino che abbia il profumo del maestro, il Signore Gesù e che sia sotto lo sguardo di Maria. Poi… desideriamo aspettare perché ci amiamo davvero, ecco perché. La persona che abbiamo scelto per diventare futuro marito o futura moglie non merita forse la miglior versione possibile di noi? Ci fidiamo di Dio e di conseguenza degli insegnamenti della Chiesa. Stiamo sperimentando che questo cammino ci rende felici! Chi lo desidera ci può scrivere a eleonoraealessandro4@gmail.com e seguire i nostri articoli sul blog Matrimoniocristiano.org. Ai giovani vogliamo dire che tutto è possibile per chi crede.
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