“Avanti tutta 2025”. Quanta bellezza si può realizzare in un anno?

C’è un momento dell’anno in cui non si raccontano solo numeri, ma si mettono in fila volti, storie, mani che si stringono. “Avanti tutta” è il nome del meeting annuale dei benefattori di Progetto Famiglia Cooperazione, ma è molto più di un evento. È un grazie che prende voce, che si fa racconto, che diventa invito a continuare.
Sabato 28 giugno, oltre 120 persone si sono ritrovate nella sede dell’associazione Progetto Famiglia Cooperazione presso la Cittadella della Carità “don Enrico Smaldone” ad Angri (SA) per ascoltare e condividere ciò che il bene sa costruire, quando diventa scelta di vita.
Ad aprire la serata è stata Giovanna Abbagnara, presidente della Federazione Progetto Famiglia, opera sociale del movimento ecclesiale Fraternità di Emmaus, nato negli anni ‘90, che ha ricordato le radici profonde di un cammino che ha saputo crescere nel tempo, tenendo sempre al centro le famiglie, la prossimità, la concretezza dell’amore.
Poi sono arrivate le voci di chi è parte viva di questo progetto: sr. Elodie, consacrata della Piccola Famiglia di Emmaus, ha raccontato cosa significa vivere in Burkina Faso, ogni giorno accanto ai più piccoli, dando corpo e anima a un’opera che restituisce dignità, scuola, futuro. Nei suoi occhi c’era tutta la verità e l’emozione di chi ama sul serio.
Poi è stata la volta del Togo. Don Carlos, sacerdote togolese oggi in Italia, ha raccontato di come, anni fa, una famiglia italiana abbia creduto in lui, lo abbia sostenuto, e con lui abbia acceso la prima scintilla di un progetto che oggi, grazie a don Gabriel e a tutta la rete costruita insieme ad Annalaura Guarino, coinvolge decine di bambini e famiglie. Una storia che dice che il bene, quando è condiviso, si moltiplica.
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Il cuore della serata, però, è stato l’intervento di Francesco De Maria, presidente di Progetto Famiglia Cooperazione, che ha restituito con numeri e visione tutto ciò che è stato fatto nel 2024-2025: fondi raccolti, progetti realizzati, sogni diventati opere. Ma soprattutto ha ricordato che dietro ogni cifra c’è una relazione. Dietro ogni opera c’è una scelta. Dietro ogni risultato, ci sono volti.
A chiudere, l’intervento di don Silvio Longobardi, custode della Fraternità di Emmaus – movimento ispiratore di tutte le iniziative di Progetto Famiglia, che ha invitato tutti a non perdere mai il senso profondo di questa “follia d’amore”, che continua a fiorire anche nelle terre più fragili, perché radicata in una fede che si fa carne. Con lui un viaggio nel tempo, per ricordare le origini di questo progetto che affonda le sue radici nella seconda intifada che dilaniava la martoriata terra palestinese. La Terra Santa dunque, ma anche il Libano, poi l’Ucraina, per arrivare oggi alle storie di cooperazione verso gli ultimi del Burkina Faso e Togo.
Ma la bellezza della serata non si è fermata alle parole. Un ringraziamento speciale va a tutti i volontari, insieme ai giovani del Servizio Civile 2024-2025 e 2025-2026, che hanno reso possibile ogni dettaglio: dall’accoglienza all’organizzazione delle attività, dal servizio ai buffet al coinvolgimento dei più piccoli. Tantissime le proposte interattive pensate per gli ospiti: la ruota della fortuna, lascia l’impronta, scatta la foto da portare a casa e inviare al proprio sostenuto, e le grandi mappe geografiche da riempire con puntine colorate per segnare cosa ciascuno ha contribuito a realizzare nel mondo.
Un grazie speciale va anche a Isabella Esposito, autrice del plastico del nuovo maxi-progetto Cittadella Martin a Saaba, in Burkina Faso, che ha permesso ai partecipanti di vedere con gli occhi ciò che presto diventerà realtà.
E naturalmente grazie agli sponsor che hanno offerto con generosità la cena e i prodotti della serata: Levoni, Caseificio Aurora, Panificio La Bottega del Pane, Gerli, Pasticceria Aurora, Frien Frien, l’Azienda Agricola Sergio D’Acunto e la tipografia Natastampa. Senza di loro, la festa non sarebbe stata la stessa.
Il senso più profondo della serata è racchiuso nelle parole che hanno accompagnato l’opuscolo distribuito a tutti i presenti: “Siete parte di questa storia. Senza di voi, il bene sarebbe rimasto solo un’intenzione. Invece è diventato scuola, acqua, accoglienza, pace. È diventato famiglia.”
Ecco cos’è stato Avanti tutta 2025: un canto corale. Una comunità viva che non smette di sognare. Una storia che continua, ancora una volta. Insieme.


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