Novena con Santa Teresa di Lisieux: la mia vocazione è l’Amore. Sesto giorno

Come placare un cuore che desidera essere tutto? La vita di Teresa in Carmelo è iniziata, ma Dio la chiama a qualcosa di più profondo: sente desideri infiniti. Una sola vocazione, quella al Carmelo, pare non bastare. Oggi la seguiamo nella sua ricerca appassionata di una “vocazione nella vocazione”, un cammino che la porterà a trovare la risposta non nei libri dei sapienti, ma nel dialogo vivo con la Parola di Dio. 

Dopo essere entrata nel Carmelo, la lotta di Teresa si sposta in una nuova arena, quella del cuore. Sente dentro di sé desideri immensi, un universo di chiamate che sembrano contraddirsi. Ma questa sete d’infinito diventa un martirio, perché lei è solo una piccola carmelitana, fragile e nascosta. Come può essere tutto questo?

Nonostante la mia piccolezza, vorrei illuminare le anime come i profeti, i dottori, ho la vocazione di essere apostolo. Vorrei percorrere la terra, predicare il tuo nome, e piantare sul suolo infedele la tua Croce gloriosa. Ma, oh Amato, una sola missione non mi basterebbe, vorrei al tempo stesso annunciare il Vangelo nelle cinque parti del mondo, e fino nelle isole più remote. Vorrei essere missionaria non soltanto per qualche anno, ma vorrei esserlo stata fin dalla creazione del mondo, ed esserlo fino alla consumazione dei secoli. Ma vorrei soprattutto, amato mio Salvatore, vorrei versare il mio sangue per te, fino all’ultima goccia. (Ms B 2v)

È qui che Teresa ci insegna una verità fondamentale: il nostro “sì” a Dio non si risolve una volta per tutte, ma è una chiamata continua che si svela a poco a poco. Dio non smette mai di parlare. È nel dialogo vivo e personale con la Parola che Dio continua a guidarla, a istruirla “in segreto delle cose del suo amore”. Comprende che la sua vocazione non è un punto d’arrivo, ma un cammino da scoprire. Con l’anima in tumulto, apre le lettere di San Paolo e legge che nella Chiesa ci sono diverse membra, ma che nessuna può vivere senza le altre. Comprende che c’è una vocazione che le racchiude tutte, che è il cuore che fa muovere tutte le altre membra.

Allora nell’eccesso della mia gioia delirante ho esclamato: O Gesù mio Amore… la mia vocazione l’ho trovata finalmente, la mia vocazione, è l’Amore!… Sì ho trovato il mio posto, nella Chiesa e questo posto, o mio Dio, sei tu che me l’hai dato… nel Cuore della Chiesa, mia Madre, sarò l’Amore… così sarò tutto… così il mio sogno sarà realizzato!!!.. (Ms B 3v)

A volte possiamo sentirci frustrati o inadeguati, pensando di non fare abbastanza per Dio o per gli altri. Ci confrontiamo con i talenti altrui e non troviamo il nostro “posto”. Teresa ci svela un segreto meraviglioso: la nostra prima e fondamentale vocazione è l’Amore. Solo questo ci libera dall’ansia di dover “fare” per trovare il nostro posto e ci indica la via per scoprirlo: l’ascolto perseverante della Parola di Dio, che continua a parlarci e a svelarci i suoi disegni. Qualunque sia il nostro stato di vita, possiamo essere “il cuore” della Chiesa. Amando la nostra famiglia, perdonando un’offesa, compiendo con fedeltà il nostro dovere, noi diventiamo “tutto”, perché l’amore muove ogni cosa. Chiediamo a Santa Teresa di aiutarci a trovare il nostro posto nell’Amore, per vivere con gioia la nostra chiamata, sapendo che è Dio stesso a donarcela, giorno dopo giorno.




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