FIDANZAMENTO E MATRIMONIO
Dal fidanzamento al matrimonio: il coraggio di fare verità sul rapporto
Un fidanzamento non finisce bene se porta al matrimonio, finisce bene se porta chiarezza, se si fa verità. Uno strumento utile per il discernimento è la castità. Se viene scelta come regola sterile, non serve a nulla. La castità non è una tassa da pagare, ma uno strumento. È molto preziosa se usata come mezzo per capire la strada da prendere. Fa fare una domanda utile ai fidanzati: “Se togliamo il sesso, cosa resta? Se togliamo il sesso, cosa vi lega?”.
Tutti siamo fatti di carne. Anche i fidanzati che scelgono la castità. Si desiderano, proprio come tutti gli innamorati. Lo sanno che manca un aspetto importante; lo sanno che il quid del matrimonio – diventare una sola carne – non c’è ancora nel loro rapporto.
Questa mancanza – accettata, perché scelta e voluta – è, però, una ricchezza per loro, è il motore per cercare le risposte, per fare verità.
I fidanzati che vivono in castità avvertono con nitidezza di trovarsi in uno stato di vita “di passaggio”, transitorio. Il che implica chiedersi: dove stiamo andando?
“Rimandare il sesso” a quando saremo una cosa sola nella vita (matrimonio) implica andare in profondità: “cosa ci manca per essere marito e moglie? Siamo chiamati ad una vita insieme o no?” Due fidanzati casti non scelgono il masochismo, scelgono il discernimento.
Un buon fidanzamento, infatti, non “finisce bene” se porta al matrimonio, finisce bene se porta chiarezza, se si fa verità.
Due fidanzati casti sanno che sono in cammino e che davanti hanno due strade: o saltare nel gradino più alto (che è la donazione totale di sé, nel matrimonio), oppure prendere strade diverse.
Alcuni potrebbero dire che c’è un problema, un effetto controproducente: la fretta di sposarsi per avere rapporti sessuali. Il rischio, ovviamente, c’è: “Ci sposiamo, così possiamo fare l’amore”.
Eppure, questo accade se la castità non è scelta come mezzo per fare verità, ma seguita come imposizione moralistica per sentirsi bravi.
In questo caso, il matrimonio diventa “un mezzo” per raggiungere il fine (il sesso), mentre la vera castità è altra cosa. È dire: “Non posso avere accesso ai luoghi sacri del tuo corpo, perché non ho ancora capito se è a te che voglio donare il mio cuore”.
E se… “Ormai abbiamo capito che siamo fatti per stare insieme, ma non abbiamo ancora i mezzi materiali per sposarci (casa, lavoro ecc.)?”.
Può capitare che da quando si arriva a fare verità e si sceglie il matrimonio passino dei mesi, forse ancora qualche anno, prima che il matrimonio si realizzi effettivamente.
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Tante coppie, tuttavia, testimoniano la bellezza di attendersi fino a quel giorno, il giorno delle nozze, che conferisce sacralità al gesto sessuale. D’altronde, il matrimonio è pienamente consumato solo quando i due fanno l’amore: perché invertire i tempi? Perché sposarsi nella carne prima di aver accolto il dono del matrimonio sacramento?
Può sembrare un’ingiusta privazione, eppure se per due fidanzati casti l’atto sessuale è una “conquista”, raggiunta con fatica (e non un gesto scontato, da vivere subito, dopo un paio di appuntamenti) tutto ciò che lo precede prepara la coppia a viverlo nel modo più bello possibile, con dolcezza e trasporto del cuore!
La castità ti porta a conquistare davvero l’anima dell’altro, prima di poterlo stringere nel modo più intimo che esista.
La castità – vissuta come scelta consapevole e non come regola fredda – garantisce che il sesso sia al servizio dell’amore vero. La castità prematrimoniale, che pochi scelgono perché difficile da vivere (senza la grazia di Dio e senza averne compreso il senso è quasi impossibile), nasconde un tesoro: protegge il sesso, lo fa diventare l’apice di un cammino.
“E se ho fatto scelte diverse finora?”Ci sono persone che hanno scelto la castità dopo aver vissuto in modo diverso. La castità è dire dei no, a volte, per un sì più grande. È dirsi con sincerità: “Non ora. Non perché non mi piaci, ma perché meriti di più. Mi costa non fare l’amore con te adesso, quando tutto il mio essere mi spinge verso di te, ma sarà più vero se le nostre vite avranno preso lo stesso cammino, sotto lo sguardo di Dio. Sarà più vero quando ci saremmo detti davvero ‘Sì, lo voglio’”.
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Non capisco tanto cosa tu voglia indicare con vista a 90 gradi dell’uomo e a 360 della donna… come anche…
Grazie! Don Silvio, esprimi la bellezza della conuglialità, quale dono meraviglioso di Amore, ma indicando sentieri di amore coniugale, nel…
sarebbe interessante aggiungere una valutazione sul comportamento dell'attuale governo