SETE DI PACE

La vera pace viene da Dio. Storia del barbiere e del clochard dai capelli lunghi

Perché, se Dio esiste, gli uomini non vivono in pace? Rispondiamo col celebre racconto di un uomo che entra in un salone da barbiere e si mette a leggere la Bibbia. Il barbiere lo invita a svegliarsi dall’“oppio della fede”, in un mondo, travagliato dai conflitti. Il credente, uscendo, vede un clochard con barba e capelli lunghi, lo invita a entrare. Una volta dentro, esclama: “I barbieri non esistono!”. Il barbiere risponde: “Ma che dici?! Sono qui!”. Il credente replica: “E allora perché ci sono uomini con barba e capelli lunghi?”. Il barbiere risponde: “Non sono mai venuti da me!”. “Hai detto bene! Non sono mai venuti da te!”.

di Giuseppe Lubrino

Proprio in questi giorni, Israele e Hamas hanno firmato un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, dopo oltre 700 giorni di guerra. L’intesa, mediata da Stati Uniti, Egitto, Qatar e Turchia, prevede il rilascio degli ostaggi, il ritiro parziale delle truppe israeliane e l’ingresso di aiuti umanitari. È un passo importante verso la fine delle ostilità, anche se restano aperte molte questioni politiche e territoriali.

Inoltre, tanti sono i conflitti in atto: Yemen, Nepal, Russia-Ucraina e altri ancora.

E, ricordiamo, la pace non è solo assenza di conflitto. Per definizione, è uno stato di armonia in cui esistono condizioni favorevoli per una vita tranquilla, dignitosa, armoniosa. Il Vangelo invita ciascuno a generare, con le proprie scelte e azioni, condizioni ideali per la pace, dal microcosmo al macrocosmo. La pace non si ottiene con la violenza: si costruisce a partire dalla propria “casa”, dal proprio “io”, fino a permeare il tessuto sociale di una comunità, di una nazione, di un popolo.

Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi” (cf. Gv 14,27-31). Il quarto Vangelo colloca queste parole di Gesù in un momento cruciale della sua esistenza terrena. Egli sta per affrontare la Passione, per compiere l’opera per la quale è stato mandato dal Dio Padre, sorretto dall’azione dello Spirito Santo. Si tratta di uno dei discorsi di “addio” che Giovanni pone dopo la lavanda dei piedi, durante l’ultima cena.

Gesù si appresta a realizzare la Redenzione, il senso profondo dell’Incarnazione del Verbo eterno di Dio nell’uomo Gesù (cf. Gv 1,14). Dio si è fatto uomo per offrire all’umanità l’accesso alla vita divina. Con la sua Passione, Gesù ha vinto la morte e riaperto per l’umanità la porta del cielo. Questa è la speranza cristiana, il mistero della salvezza.

Leggi anche: Accordo raggiunto tra Israele e Hamas. La Chiesa continua a pregare per la pace

Secondo la visione cristiana, l’umanità vive oggi in una tensione tra il “già” della salvezza operata da Cristo e il “non ancora” del compimento definitivo del Regno di Dio, che si realizzerà con la Parusia. Come recita il Credo: “Di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti, e il suo regno non avrà fine”.

Nel frattempo, Gesù, nella sua infinita sapienza, ha istruito la sua Chiesa affinché fosse consapevole che la storia umana avrebbe conosciuto pagine di sangue, violenza, guerre, cataclismi, ma anche gloria e bellezza (cf. Mt 24). Tuttavia, ha invitato i suoi discepoli, apostoli e la comunità cristiana a operare per la pace, a essere luce e sale della terra. In altre parole, ha proposto una fede incarnata, impegnata a realizzare già qui e ora il suo Regno.

Mentre assistiamo a conflitti drammatici, ricordiamo che la pace è un processo, un cammino, un viaggio che parte dal conflitto e, attraverso il dialogo e la diplomazia, giunge alla quiete.

A questo proposito, è significativo un racconto popolare. Un uomo entra in un salone da barbiere e si mette a leggere la Bibbia. Il barbiere, profondamente laico e non credente, lo invita a svegliarsi dall’“oppio della fede” e a guardare il mondo, travagliato dai conflitti, chiedendosi dove sia Dio.

Il credente rimane in silenzio e continua a leggere. Uscendo dal salone, vede un clochard con barba e capelli lunghi e lo invita a entrare con lui dal barbiere. Una volta dentro, esclama: “I barbieri non esistono! I barbieri non esistono!”. Il barbiere, indignato, risponde: “Ma che dici?! Io sono qui!”. Il credente replica: “E allora perché ci sono uomini con barba e capelli lunghi?”. Il barbiere risponde: “Che ne so?! Non sono mai venuti da me!”. Il credente conclude: “Hai detto bene! Non sono mai venuti da te!”.

Ecco, Gesù oggi risponde alla tua disamina sulle guerre e le ingiustizie e ti dice: queste realtà esistono perché coloro che le commettono non sono mai venuti da me. Si sono allontanati dalla mia Parola e dai miei insegnamenti. Se decidessero di metterli in pratica, nel mondo non ci sarebbe più posto per la guerra, l’odio, le ingiustizie.

Ci hai mai pensato?

Punto Famiglia ricorda l’invito di Papa Leone XIV per oggi, sabato 11 ottobre, a pregare il Rosario per la pace. Alle 18, tutti uniti, da vicino o da lontano, in comunione di spirito, con Piazza San Pietro.




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stiamo vivendo un tempo di prova e di preoccupazione riguardo il presente e il futuro. Questo virus è entrato prepotentemente nella nostra quotidianità e ci ha obbligati a rivedere i tempi del lavoro, delle amicizie, delle Celebrazioni. Insomma, ha rivoluzionato tutta la nostra vita e non sappiamo fin dove ci porterà e per quanto tempo. Ci fidiamo delle indicazioni che provengono dal Governo e dagli organi sanitari preposti ma nello stesso tempo manifestiamo con la nostra fede che “il Signore ci guiderà sempre” (cfr Is 58,11).

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Giuseppe Lubrino

Giuseppe Lubrino (1990) ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze Religiose con indirizzo pedagogico-didattico nel 2017 presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, all’ISSR “G. Duns Scoto” di Nola-Acerra. Ha discusso una dissertazione dal titolo "L’Educazione nel pensiero di Joseph Ratzinger: una pedagogia del cuore".
Attualmente, insegna Religione Cattolica presso la Scuola Secondaria di Secondo Grado “Iti G. Marconi” a Torre Annunziata(NA). Appassionato di Teologia Biblica, approfondisce i suoi studi sul pensiero e l’opera di J. Ratzinger, nonché sulla paideia cristiana.
Dal 20 gennaio 2023, collabora attivamente con la rivista culturale “Il Pensiero Storico. Rivista Internazionale di Storia delle Idee” curata e diretta dal prof. Danilo Breschi, per la quale ha scritto diversi articoli di carattere teologico-culturale. Redige anche articoli in campo teologico, religioso e pedagogico per il portale “Informazione Cattolica”, curato e diretto dal giornalista e docente Matteo Orlando, collabora per la rivista di storia della cultura cristiana “Christianitas”, diretta da dott. Angelo Gambella e per “InDialogo”, il giornale della Diocesi di Nola, curato dalla dottoressa Mariangela Parisi e per il blog culturale “Scenari Futuri”, ideato e diretto dal teologo e filosofo Pasquale Giustiniani. Scrive articoli anche per la Rivista web “Punto Famiglia” della scrittrice e conduttrice di “Radio Maria” dottoressa Giovanna Abbagnara. Redige articoli anche per il periodico di Arte,Cultura e Attualità: “Rivista Bohémien Nuove edizioni” curata e diretta dall’autrice Cristina Torrisi. Il 28 febbraio 2023, ha pubblicato il suo primo libro da autore: "Introduzione al pensiero di Joseph Ratzinger: una paideia cristiana", Edizioni Sant’Antonio (OmniScriptum), Londra 2023;
Il 27 febbraio 2025 ha pubblicato il suo secondo libro: “In cammino per la Quaresima con Benedetto XVI” VDM Verlag (24 febbraio 2025). Nel maggio 2025 ha pubblicato per la Valle del Tempo edizioni: “Giovani,Fede e Identità: Un Percorso di Crescita con Benedetto XVI”.

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