di Giovanna Abbagnara

Capisco i motivi che spingono alcuni vescovi in questa direzione tuttavia non mi convince la via dell’abolizione nella speranza che si risvegli il senso profondo e il significato di questo ministero. La gente finirà per abituarsi presto e dopo un momento di smarrimento iniziale accetterà la regola dall’alto. Non sarebbe stato più opportuno dedicare energie per poter introdurre nel cammino di iniziazione incontri specifici prima per orientare alla scelta gli iniziandi e poi per coinvolgere gli stessi padrini o madrine nel cammino di preparazione?

di M.B.

Nel buio più fitto ho incontrato una donna. Mi ha fatto conoscere la fede, ha pacificato la mia anima e il mio corpo. Grazie a lei oggi sono una donna nuova. Sto parlando della mia madrina.

di Ida Giangrande

In quanto madrina di una piccola creatura so che il mio compito non consiste nel comprarle una croce d’oro che pesi più di lei o farle il regalo più bello ad ogni compleanno. So che il mio primo dovere è pregare incessantemente perché nel suo cuore si faccia sempre più insistente il bisogno di Dio.

di Emilia Santaniello

Una madrina o un padrino possono rappresentare un punto di svolta nella vita di una persona. Il riflesso umano di quell’angelo custode che tutti noi sappiamo di avere. In fondo questo mondo dovrebbe permetterci di poter vedere in trasparenza l’aldilà e qualcosa nel mio cuore di madre, mi dice che nell’aldilà non esiste un amore che sia proprietà privata, né una responsabilità che riguardi solo alcuni. In paradiso il bene è per tutti. Tutti sono padrini e madrine.

di Giovanna Pauciulo

Una riflessione pastorale onesta deve mettere in evidenza che in molte parrocchie non c’è un’attenzione agli adulti. Il parroco che, giustamente, riscontra l’inadeguatezza ministeriale delle persone a lui indicate come futuri padrini e madrine, ha il dovere di proporre l’impegno di iniziare un cammino di fede.