di don Silvio Longobardi

Per raccontare l’Africa bisogna andarci. Nella mia agenda ho segnato più di venti viaggi. Non sono andato in Burkina per caso, ho raccolto l’invito di un sacerdote di quella terra che alcuni amici della Fraternità avevano incontrato in tutt’altra parte del mondo.

di Ida Giangrande

Intervista a suor Caterina, responsabile e custode dell’Oasi Sainte Thérèse de l’Enfant-Jésus de la Sainte-Face in Burkina Faso: “All’inizio vedevo solo i bambini con le pance piene d’aria poi il fatto di essere rimasta tanto tempo mi ha permesso di vedere anche un popolo pieno di fede in Dio, che confida in Lui, che accetta tutto dalle sue mani”.

di Valentina Cristiani

La storia di Valentina, giovane 29enne che ha trovato il coraggio di lasciare tutto per andare in Africa: “In quella terra impoverita dall’umana ingiustizia in cui tante volte la vita è calpestata e la dignità non è riconosciuta, io ho avuto in dono una vita nuova”.

di Ida Giangrande

Sono la prima coppia di catechisti per sposi nella realtà del Burkina Faso. Una società diversa in cui la famiglia e il matrimonio hanno bisogno di essere scoperti e non ri-scoperti.

di Elodie Reine Tougma

Elodie ha scelto di seguire Dio nella via della verginità consacrandosi nella Piccola Famiglia della Fraternità di Emmaus e svolgendo la sua missione in Burkina accanto ai giovani. Di seguito la sua testimonianza.

di Francesco De Maria

Cosa è possibile fare per aiutare il Burkina Faso? Realizzare una “Cittadella della carità dedicata ai coniugi Martin”. A presentare il progetto, il presidente dell’Associazione Progetto Famiglia Cooperazione. 

di Raimondo Giangrande

I giovani del Burkina Faso non hanno la possibilità di studiare. Le università sono distanti e non ci sono aiuti. Dal desiderio di assicurare loro un diritto fondamentale per la crescita personale e comunitaria dell’intero Paese, nasce la Cittadella universitaria. A parlarne è il responsabile. 

di Nunzia Tommaseo

Pensavo di essere abituata alla povertà, ma quello che ho visto in Africa mi è rimasto sulla pelle. Dovevo fare qualcosa e insieme alla mia famiglia, ci siamo impegnati a reperire fondi per l’asilo che ospiterà 300 bambini circa.