di Giovanna Abbagnara

Tanti i punti di forza nella Scuola di oggi e tante le criticità, ma il monito più grande va a noi genitori.

di Ida Giangrande

Un nuovo anno è alle porte, al via la prima campanella, cosa dobbiamo aspettarci? La Scuola sembra in crisi, ma è proprio vero o si tratta di una fase evolutiva costitutiva della Scuola stessa?

di Ida Giangrande

Insegna Sociolinguistica all’Università, è responsabile della pagina Twitter dell’Accademia della Crusca e adesso cura la parte linguistica del profilo Twitter di Zanichelli.

di Assunta Scialdone

Negli ultimi anni noi insegnanti siamo passati dal confrontarci con ragazzi che riconoscevano pienamente l’autorità del docente a ragazzi da conquistare istante per istante, emozionare, coinvolgere e trascinare sulla via della conoscenza. Come farlo? Quali strategie usare? Me lo domando ogni giorno prima di entrare in classe.

di Piero Del Bene

Se con l’avvento del web i tempi sono cambiati e molte cose, tra quelle utili, vengono imparate autonomamente dai ragazzi, a che serve la Scuola? Cosa deve insegnare? Cosa le resta da insegnare? Cosa deve trasmettere alle nuove generazioni?

di Miriam Incurvati

Genitori soli, insegnanti isolati, adolescenti disorientati: questa la sintesi della relazione attuale tra famiglia e scuola. Bisogna trovare una soluzione, ma da dove ripartire? Proviamo a fare il punto sulla situazione.

di Suor. Virginia Iamele, mpf

Di seguito la lettera ai docenti per l’inizio del nuovo anno scolastico di Madre Virginia, delle Maestre Pie Filippini, Istituto religioso femminile di diritto pontificio che si occupa di istruire e educare i giovani alla cristianità.

di Samuele P.

Avevo appena 15 anni, non sapevo difendermi dai bulli. Nessuno ha saputo difendermi né i miei genitori né gli insegnanti. Oggi sono adulto e sono padre e ho deciso di denunciare perché la Scuola torni ad essere il luogo di accoglienza per eccellenza.

di Marialessia Consagna

Ora come ora c’è molta più probabilità di incontrare un docente che ti riempie di definizioni, piuttosto che uno che ti guardi e si interessi di te.