Continuità affettiva minori

Approvata la legge sulla continuità affettiva dei bambini in affido familiare

affido

È finalmente legge dello Stato la continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare: non soltanto saranno tutelati i legami e le relazioni dei ragazzi, ma le coppie affidatarie avranno una corsia preferenziale per adottare il minore.

È finalmente legge dello Stato la continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare. Con l’approvazione definitiva della Camera dei deputati di mercoledì – con 385 voti a favore e solo due contrari – si chiarisce un diritto fondamentale per la tutela di tanti minori affidati: è introdotta una corsia preferenziale per le adozioni da parte delle famiglie che hanno avuto in affido minori in stato di abbandono e adottabilità.   

«Con l’approvazione di questa legge si è compiuto un importante passo in avanti lungo la strada della tutela del diritto alla famiglia dei bambini e dei ragazzi. La nuova legge, che garantisce il rispetto della “continuità” delle relazioni affettive dei minori, permetterà ad esempio di custodire la relazione tra i minori in affido e i loro pregressi rapporti (non solo con i genitori – continuità già tutelata dalle precedenti normative – ma anche con i nonni, i vicini di casa, i compagni di scuola) come pure di salvaguardare la relazione tra questi minori e gli affidatari, dopo che l’affido sarà concluso». È questo il commento di Marco Giordano,  segretario del Tavolo Nazionale Affido, organismo di raccordo tra le associazioni nazionali e le reti nazionali e regionali di famiglie affidatarie che ha seguito l’iter della proposta di legge, approvata dal Senato lo scorso 21 settembre.

Il testo di legge non si limita a sancire la tutela delle relazioni pregresse del minore o di quelle collaterali maturate nel periodo dell’affido. Infatti, «un aspetto importante della legge – prosegue Marco Giordano – riguarda la possibilità che gli affidatari adottino il bambino loro affidato, qualora durante l’affido venisse dichiarato adottabile. Questo sarà possibile se corrispondente al superiore interesse del minore e limitatamente ai casi nei quali gli affidatari siano in possesso dei requisiti per l’adozione (essere coniugati, avere con il minore una differenza d’età non troppo ampia, etc…)». Si tratta di una norma apparentemente scontata: il buon senso direbbe di dare in adozione alla coppia che ha già accolto in affido familiare il bambino. In Italia sono serviti circa quindici anni e un lavoro intenso di mediazione per arrivare a questa legge, che permetterà da domani anche ai genitori dell’affido di concorrere all’adozione dei minori con i quali hanno vissuto già parte dell’infanzia o dell’adolescenza, evitando così traumi e lacerazioni.




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