CORRISPONDENZA FAMILIARE

di Silvio Longobardi

“Ma tu continua ad amarlo!”

14 Marzo 2016

sposa

Cosa accade quando la rabbia e la delusione sommergono e travolgono ogni sentimento? Quando la separazione sembra essere l’unica strada possibile? Don Silvio scrive ad una sposa delusa dal suo matrimonio e la incoraggia a sperare contro ogni speranza.

Cara Francesca,

così deve andare il mio matrimonio?”. Hai cominciato così il colloquio, hai pronunciate con impeto queste parole ma si capiva che le avevi tante volte masticate, fino alla noia. Avevi uno sguardo davvero triste. Così triste da vincere anche la rabbia che ogni tanto emergeva nel tuo racconto. Non posso darti torto, hai tutte le ragioni per essere triste e anche un po’ arrabbiata. Le pagine della vita coniugale e familiare spesso sono oscurate da scatti improvvisi di ira, parole ingiuriose, a volte anche insulti. E spesso anche dinanzi ai figli. Certo, non è sempre così, ci sono anche le pagine di luce in cui la vita sembra scorrere nei binari della normalità.

Ma questo non basta per placare la tua rabbia e per soffocare quella delusione che, in alcuni momenti, prende il sopravvento e travolge ogni altro sentimento. Mentre ti ascoltavo pregavo con il salmista: “Fino a quando, Signore?”. Quando hai finito il tuo racconto, ho fatto silenzio. Chiedevo al Signore di donarmi le parole da dire.

“Sei proprio sicura che la separazione sia l’unica possibile soluzione? È questo che chiedono i tuoi figli? Vogliamo agire solo in base alla giustizia o dare peso alla Misericordia? Lo so, una vita come questa non è quella che avevi immaginato quando in giovinezza ti sei incamminata nelle vie dell’amore. La fede, che già allora vestiva i tuoi sogni, ti faceva pensare ad una vita piena di impegni ma anche di gioie, una vita in cui la comunione ti avrebbe permesso di sfidare il mondo. Ricorda però la santità non dipende dalle circostanze esteriori, ciò che conta è camminare nell’amore, sperando contro ogni speranza. Gettati nell’amore e non vivrai di rimpianti. Accetta le contrarietà e troverai una gioia sconosciuta, quella che nasce dalla compagnia di Gesù, il Signore della gloria che per amore ha accolto la croce”.

“Non lasciare attecchire la rabbia, non permettere che il male trasformi l’amore in odio, l’iniziale e gratuita accoglienza in un muro che impedisce di vedere l’altro. Ricorda che è tuo marito. Gli hai promesso fedeltà. Se lui non rispetta gli impegni assunti dinanzi a Dio, dovrà rendere conto a Lui. Ma tu … continua ad amarlo. Nella chiarezza e nella verità. Non coprire il male che lui compie, non puoi far finta di nulla. Ma non diventare aggressiva, non pensare a come fargliela pagare. E soprattutto non dimenticare che i tuoi figli hanno bisogno di entrambi i genitori. Non devi costringerli a scegliere tra il padre e la madre. È già tanto – ed è già troppo! – vedere i conflitti e le distanze. I figli non devono pagare le colpe dei genitori”.

Ho detto più o meno queste cose. Le ho dette guardando i tuoi occhi spenti, con la segreta speranza di poterli vedere nuovamente vivi e luminosi. Non ti ho chiesto altro. Non ho voluto sapere cosa avresti fatto. I colloqui spirituali sono come semi gettati nella terra, occorre attendere e soffrire prima di vedere se e quali frutti potranno portare. Ti scrivo per dirti che non sei sola in questa battaglia. Tanti angeli pregano per te e scommettono su questo noi coniugale un po’ sgangherato ma che può ancora generare buoni frutti. Te lo auguro di cuore.

Don Silvio




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1 risposta su ““Ma tu continua ad amarlo!””

Così deve andare il mio matrimonio..

sono una donna non più giovanissima, sposa e madre che nonostante le grandi e gravi difficoltà che ho affrontato e che sto ancora affrontando riguardo mio matrimonio,la mia casa resiste ancora . Con enormi sacrifici ho cresciuto i miei figli Per carattere mi sono sempre ribellata alle “avversità” ed ho sempre lottato; “il silenzio delle madri” “purtroppo” non mi appartiene. Cara Francesca cammina nell’amore, sperando contro ogni speranza ma non essere mai triste, scrivi le pagine che la vita ti chiede di scrivere; sorridi per abbattere i muri di silenzio che si insinuano e… ricorda… che quell’uomo è tuo marito ed il padre dei tuoi figli . Sono i valori che vincono sempre. Ma se così non fosse resta il detto: “Chi non ti vuole non ti merita”
Con affetto nella preghiera ti sono vicina.

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