CORRISPONDENZA FAMILIARE

di don Silvio Longobardi

Il primo incontro eucaristico, una tappa che riguarda tutta la famiglia

10 Maggio 2021

Prima Comunione

Nella lettera di oggi, don Silvio scrive ad una coppia di sposi incoraggiandoli a fare della Prima Eucaristia di un figlio, un tempo di grazia nonostante le difficoltà della pandemia. Un invito ad assumere con responsabilità la trasmissione della fede come genitori.

Cari Francesco e Giulia,

è stato un anno difficile, specie per i più piccoli, la pandemia ha condizionato e spesso stravolto la vita delle famiglie, la paura della pandemia ha fatto anche peggio. In questo contesto anche la preparazione alla Prima Eucaristia di Antonio ha subito non pochi contraccolpi. La parrocchia non ha saputo offrire modalità alternative, all’inizio anche voi eravate spaesati, avevate quasi deciso di rinunciare e rimandare a tempi migliori. Grazie a Dio, la fede e la presenza di una comunità vi hanno sollecitato ad andare avanti, assumendo in prima persona l’impegno di accompagnare vostro figlio all’incontro eucaristico. 

Una scelta coraggiosa che ha richiesto non poco tempo e tanto impegno ma vi ha permesso di comprendere ancora meglio che l’annuncio della fede non va delegato alla parrocchia ma deve essere esercitato dai genitori con piena consapevolezza. Avete avuto modo di approfondire tanti aspetti dell’esperienza di fede, cercando e trovando le parole più adatte alla comprensione di un fanciullo. Insomma, vi siete preparati insieme a lui e avete coinvolto i figli più grandi. Tutta la famiglia ha partecipato e ora si prepara a celebrare questo evento come una tappa di un cammino comune. 

 

In queste ultime settimane che vi separano dalla celebrazione sacramentale intensificate i tempi di preghiera, chiedete al Signore di riversare le sue benedizioni su Antonio, malgrado l’età – e forse proprio per questo – può ricevere grazie straordinarie. Ogni esperienza sacramentale è avvolta nel fuoco di Dio. Lo attesta l’esperienza dei santi. Oggi voglio citare una testimonianza meno conosciuta, quella di Santa Bertilla Boscardin (1888-1922) che ha ricevuto la Prima Eucaristia all’età di 9 anni. Ai nostri occhi sono pochi per capire il mistero di Dio eppure, come lei stessa ha raccontato, nel giorno del suo primo incontro eucaristico ha ricevuto da Gesù l’invito a diventare sua sposa. Possiamo pensare che si tratti di un’esperienza emozionale e invece la piccola custodisce con fedeltà quella parola che Dio ha scritto nel suo cuore. Qualche anno dopo, all’età di 17 anni, chiede di entrare in una comunità religiosa e in pochi anni compie un percorso di autentica santità. 

Anche Teresa di Lisieux vive il primo incontro eucaristico come un’esperienza luminosa che lascia una traccia indelebile nel suo cuore. Lo ricorda così: “Quel giorno non era più uno sguardo, ma una fusione, non erano più due, Teresa era scomparsa, come la goccia d’acqua che si perde in seno all’oceano. Restava solo Gesù, Egli era il padrone, il Re”. Aveva undici anni. Quattro anni dopo entrava in monastero. Fin da piccola Teresa aveva ricevuto una particolare sapienza eucaristica, come attesa questo frammento epistolare della mamma: 

Le nostre due care piccine, Celina e Teresa, sono degli angeli di benedizione, delle piccole nature angeliche. Teresa forma la gioia, la felicità di Maria e la sua gloria, è incredibile come ne è fiera. Ma è pur vero che Teresa ha delle risposte molto rare per gli anni che ha. Supera Celina che pure ha il doppio di età. Celina l’altro giorno diceva: «Come è possibile che Dio sia in una così piccola ostia?». La piccina ha detto: «Non è tanto straordinario, poiché il buon Dio è onnipotente?» «E cosa vuol dire onnipotente?», «Ma vuol dire che può fare tutto quello che Egli vuole!…». (LF 201, 10 maggio 1877). 

La piccola Teresa aveva solo quattro anni eppure ha già compreso che l’Eucaristia è qualcosa di straordinario e solo Dio, che è Onnipotente, può dare un dono così grande. 

Queste e tante altre testimonianze dovrebbero far riflettere i genitori, almeno quelli credenti, invitandoli a prendere sul serio l’appuntamento della Prima Eucaristia. È un passaggio significativo da preparare con grande cura. Non mi riferisco alla festa con parenti e amici ma a quella preparazione interiore che permette a Dio di scrivere parole nuove non solo nel cuore del piccolo Antonio ma in quello di ciascuno di voi. 

L’Eucaristia è il più grande miracolo di Dio, non sciupate questo appuntamento. Se avete fede vedrete le meraviglie che il Signore compie. La Vergine Maria veglia su di voi e vi insegna ad accogliere e custodire il mistero. Un caro abbraccio.

Don Silvio 




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