13 Febbraio 2024

Come muore una figlia santa

«Sono felice di vivere e di dipendere per ogni cosa da Gesù. So che nominare Gesù Cristo in giro è politicamente scorretto. So che il suo nome può causare in alcuni un tremendo disagio. Siamo in un’interessante battaglia; una battaglia tra la vita e la morte. E tu, da che parte stai? Devo cercare di andare incontro ai miei «avversari» con il sorriso e l’amore e questo, per loro, è una grande sorpresa! La carità non fa sconti alla verità. Quanto siete disposti a rischiare per proclamare la verità nell’amore e farvi odiare per questo?» a scrivere queste parole Angelica Tiraboschi nata al Cielo il 29 agosto 2015 a Pontirolo Nuovo, provincia di Bergamo.

Una ragazza semplice, dal cuore limpido. Nel 2005 quando aveva solo dieci anni entra a far parte del gruppo “Shalom” del Rinnovamento nello Spirito Santo di Zorzone. Nel giugno 2013 partecipa con entusiasmo al cammino di “vita nuova”, ricevendo la preghiera di effusione il 23 di quello stesso mese. Quasi un’unzione per fortificarla ad affrontare una grande prova. Nel giugno 2014, infatti, dopo aver sostenuto la maturità psicopedagogica all’Istituto Secco Suardo di Bergamo, durante il Centro ricreativo estivo per ragazzi, organizzato dalla parrocchia dove è animatrice, avverte una dolorosa fitta al petto che la costringe a fare subito degli accertamenti.

È un aggressivo tumore al seno.  Affronta questo tempo con una grande fede. amava ripetere: “Non dobbiamo dare anni alla vita, ma vita agli anni”. Dopo diversi cicli di chemioterapia, nel febbraio 2015 affronta un intervento chirurgico invasivo e doloroso che la mette alla prova fisicamente e moralmente. I medici le consigliano di rivolgersi ad uno psicologo ma Angelica risponde: “Io ho uno psicologo più forte del vostro”. I medici le chiedono chi sia e lei, senza pensarci un attimo, risponde: “É Gesù”. Di lì a qualche mese Angelica va da quel Gesù tanto amato.

Le lettere che scrive al padre sono di una bellezza sconvolgente. Nei primi tempi, quando il tumore sembrava curabile, lo consolava dicendo: «Papà è la volontà di Cristo, non preoccuparti: la Croce la porto io. Ma quando sono stanca, te la do per un po’. E poi la riprendo». E ancora: «Guarda che se dovesse capitare, non mi farò veder morire da te: lo farò dolcemente».

In un biglietto indirizzato a lui nel giorno del suo compleanno, il 25 marzo 2015, gli aveva lasciato una breve preghiera, accompagnata da alcuni versetti del Salmo 117: «Queste parole sono i cardini principali per affrontare una sofferenza poiché ricordano che abbiamo un Consolatore per eccellenza: Dio. Penso che ogni uomo, almeno una volta nella vita, si trovi ad affrontare questo incontro con la morte, sia essa reale o figurata, e ognuno è libero di decidere se scappare o affidarsi a Colui che tutto può e dà forza! … Dopo un po’ si impara e si incomincia ad accettare le sconfitte a testa alta e gli occhi aperti con la grazia che viene da Dio. Si iniziano a costruire le strade di oggi perché il terreno di domani è troppo incerto per fare piani e ci si abbandona a Lui, quel Padre che ti incoraggia dicendoti che sei prezioso ai suoi occhi. Domando così al Signore di darmi la forza per portare la Croce. Amen». Una figlia al cuore di un padre.



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).


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