14 Febbraio 2024

San Valentino e la Quaresima: l’amore che parla dell’amato

“Entrò in una casa e di nuovo si radunò una folla, tanto che non potevano neppure mangiare. Allora i suoi, sentito questo, uscirono per andare a prenderlo; dicevano infatti: «È fuori di sé» (Mc 3,20-21). Che cosa accade? Chi è “fuori di sé”? Un uomo pazzo di amore, un uomo che qualche giorno prima si era permesso di guarire uno sconosciuto dalla mano paralizzata, meritandosi, secondo le prescrizioni della legge mosaica, la condanna a morte. Solo un pazzo può rischiare la vita per amore di uno sconosciuto. E di noi, suoi discepoli, cosa dicono? Affermano gli altri che siamo pazzi? Folli a vivere in quel modo? Folli a dedicare tanto tempo in opere che non danno nessun successo professionale, materiale o economico? Perché, se non dicono questo di noi che seguiamo Colui che «spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce», allora non siamo pronti a vivere la Quaresima.

Sant’Alfonso Maria de’ Liguori scrive che «la pratica di amare Gesù Cristo» è possibile solo a chi sa d’essere oggetto «del troppo grande amore» di un Padre misericordioso, che per noi ha donato suo Figlio. Si riama chi ci ha amato per primo. Ben venga allora questa coincidenza tra San Valentino e il Mercoledì delle Ceneri. Perché solo chi è pazzo d’amore può cominciare un cammino di austerità, digiuno, penitenza, ascolto e preghiera.

Solo chi è pazzo d’amore vive da contemplativo. Come ha scritto Papa Francesco, il primo motivo di evangelizzazione è l’amore di Gesù che abbiamo ricevuto. Quale amore non sente il bisogno di parlare dell’amato, di mostrarlo, di presentarlo agli altri, di condividere la felicità? I contemplativi sono missionari per loro stessa natura. Mostrano che prima di tutto c’è Dio. Questa Quaresima è dunque una grande dichiarazione d’amore: siamo salvati dalla sua Incarnazione, dalla sua vita, dalla sua morte e dalla sua risurrezione. Null’altro conta se non questo.

Oggi abbiamo bisogno di pazzi per un nuovo slancio in questa Chiesa un po’ stanca e appiattita sugli standard delle attese mondane e che non è più capace di affascinare i giovani. Il mondo ha bisogno di incontrare Cristo come una Persona vivente che innamora di sé: non semplicemente per fare volontariato o assistenza sociale, ma per orizzonti di senso e di eternità.

Charles de Foucauld aveva perso la fede all’età di 15 anni. Come l’ha ritrovata? Scrive in una lettera del 1901 all’amico Henri de Castries: “Mentre ero a Parigi e facevo stampare il resoconto del mio viaggio in Marocco, mi trovai con persone molto intelligenti, molto virtuose e molto cristiane; mi dissi che forse questa religione non era assurda. Nello stesso tempo una grazia interiore estremamente forte m’incalzava: cominciai ad andare in chiesa, senza credere; mi trovavo bene soltanto lì e vi passavo lunghe ore a ripetere questa strana preghiera: Mio Dio, se esisti, fa’ che Ti conosca”. Siamo dunque degli attrattori dell’amore di Dio, siamo innamorati, siamo folli d’amore. La fede si trasmette per contagio non a parole. Buona Quaresima a tutti gli innamorati!



Il Caffè sospeso...
aneddoti, riflessioni e storie di amore gratuito …quasi sempre nascoste.

Il caffè sospeso è un’antica usanza a Napoli. C’è chi dice che risale alla Seconda Guerra Mondiale per aiutare chi non poteva permettersi nemmeno un caffè al bar e c’è chi dice che nasce dalle dispute al bar tra chi dovesse pagare. Al di là delle origini, il caffè sospeso resta un gesto di gratuità. Nella nuova rubrica che apre l’anno 2024, vorrei raccontare storie o suggerire riflessioni sull’amore gratuito e disinteressato. Quello nascosto, feriale, quotidiano che nessuno racconta, che non conquisterà mai le prime pagine dei giornali ma è quell’amore che sorregge il mondo, che è capace di rivoluzionare la società dal di dentro. Buon caffè sospeso a tutti!


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Giovanna Abbagnara

Giovanna Abbagnara, è sposata con Gerardo dal 1999 e ha un figlio, Luca. Giornalista e scrittrice, dal 2008 è direttore responsabile di Punto Famiglia, rivista di tematiche familiari. Con Editrice Punto Famiglia ha pubblicato: Il mio Giubileo della Misericordia. (2016), Benvenuti a Casa Martin (2017), Abbiamo visto la Mamma del Cielo (2016), Il mio presepe in famiglia (2017), #Trova la perla preziosa (2018), Vivere la Prima Eucaristia in famiglia (2018), La Prima Comunione di nostro figlio (2018), Voi siete l'adesso di Dio (2019), Ai piedi del suo Amore (2020), Le avventure di Emanuele e del suo amico Gesù (2020), In vacanza con Dio (2022).

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