Questo sito fa uso di cookies. Cliccando su "ACCETTA" o continuando la navigazione se ne autorizza l'uso. Per ulteriori informazioni o per scoprire come modificare la configurazione leggi L'INFORMATIVA SUI COOKIES
Silvia nel suo blog ci racconta la storia di Alessandra, cresciuta da sola con una madre che non la accudiva. Da piccola si vergognava anche solo di invitare un’amica per la merenda. In comunità scopre di riuscire a studiare, la sua passione. Si laurea e anche la mamma cambia vita.
A raccontarsi oggi nella rubrica “Diventare maggiorenni” è Desiree che ha trascorso le sue vacanze di Natale in una comunità di accoglienza. Frammenti di una realtà che non è molto lontana da noi perché è fatta di tanti amici che si mettono in gioco.
Patologie che esplodono dopo l’adozione. Il dolore del piccole Igor e la sua storia di abbandono e di rifiuto e la paura ancora oggi di non essere nato per essere amato.
Monika è giovane ed è di origine albanese. Nata e cresciuta in Italia, non ha ricevuto quell’affetto dalla sua famiglia in grado di far sentire una persona al suo posto ovunque sia.
Oggi Silvia nel suo blog ci racconta la storia di Josè: sudamericano, 18 anni, avverso ad ogni regola…La speranza di un futuro migliore, attendendo il figlio dalla sua ragazza, si schianta in una notte come le altre, con la sua auto ad alta velocità.
Noemi ha cominciato a fumare a 14 anni. A 17 anni faceva uso di eroina e ha 20 anni beveva come una spugna. Ma ha trovato il coraggio di uscire dal tunnel. È stata la musica. La musica condivisa con gli amici, ha spezzato la solitudine.
“Della vita con la mia famiglia ho molti ricordi negativi: alcool a fiumi, i segni della cintura che usavano per picchiarmi, gli occhi pieni di terrore di mia mamma. Eppure se penso a loro non provo rancore, perché so che anche i miei genitori erano vittime di una catena di dolore".
Oggi, nel mio blog, voglio parlarvi del mondo interiore di Jessica. Un mondo sospeso tra i canti intorno al fuoco con la sua grande famiglia girovaga e l’ora di disegno in cui la maestra le lascia usare i colori per raccontare il suo mondo.
Marlon ama il suo papà. Lo ama fino al punto di giustificarlo quando lo picchia ma ha imparato a capire anche che doveva allontanarsi perché il padre potesse curarsi e guarire. La famiglia affidataria che oggi si prende cura di lui è un’opportunità e Marlon ...
Un nuovo volto, quello di Arianna (nome di fantasia) a cui ho dato idealmente voce per raccontare l’esperienza di chi ha vissuto fuori famiglia e poi è stato adottato. Oggi Arianna aiuta i ragazzi in comunità o in affido, per testimoniare loro che non sono soli.